La "translatio iudicii" tra questioni vecchie e nuove: da potere del giudice a diritto del cittadino
Corte Costituzionale n. 77/2007. Nella decisione viene ancora una volta evidenziato che la c.d. "translatio iudicii" non può diventare l'"escamotage
dell'effettività della tutela resa in tempi ragionevoli (si pensi alla "translatio iudicii" tra ordini giurisdizionali differenti e alla progressiva
dati normativi anzidetti una vera e propria "translatio iudicii", cioè un trasferimento dello stesso processo da una giurisdizione all'altra, ovvero la
"translatio iudicii" e avviato il giudizio davanti al giudice "ad quem". In materia di appello incidentale, il Collegio, ponendo fine ad un lungo dibattito
''Translatio iudicii'' anche nei rapporti fra giudice e arbitro?
2, c.p.c., ripercorre l'evoluzione registratosi nel nostro ordinamento in materia di ''translatio iudicii'' ed offre l'occasione per meditare su un
radica l'art. 50 c.p.c. e la classica "translatio iudicii" nei rapporti di "competenza" fra arbitri e giurisdizioni statali sì che una unica domanda, ed un