emozioni. Questa, valorizzandone la componente cognitiva e di stimolo all'azione, parrebbe aprire la strada a una re-interpretazione del ruolo del fattore
dedicata alla circolazione di informazioni rispetto alle quali la lacuna che separa le parti è di natura più cognitiva che conoscitiva, ovvero quelle
soggetto autonomo bensì l'autorità del potere sovrano. Quest'ultimo si legittima come rimedio alla deficienza cognitiva ed alla mancanza di verità
coerente con una considerazione relazional-cognitiva della colpa, che nel commento è oggetto di approfondimento e analisi.