la bellezza di un vaso incrinato, di una tazza sbeccata. Una teoria interessante, da coltivare finché si resta nell'ambito degli oggetti inanimati
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in salotto. Resta invece vietatissima l'idea di avere invitati di serie A, che vengono a cena, e di serie B, che arrivano per il caffè; ma se è
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più, o non ci ama più, ma che per loro resta probabilmente una buona amica, non mettiamoli in imbarazzo parlandone male o chiedendo loro di farci da
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Il saluto migliore resta il classico «Buongiorno» o «Buonasera», seguito dal nome della persona, o da un appellativo. Uno solo. Ma come fare, se il
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quantità. Perché resta comunque una forma di maleducazione, di incontinenza verbale (pettegolezzo in veneziano significava «piccolo peto»!) che può
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permette di comprendere meglio anche la parte del corpo che resta nascosta sotto il tavolo. La direzione dei piedi è certo più sintomatica quando siamo
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improbabili degustazioni. Resta inteso, però, che l'occasione meriti di essere celebrata, magari con un calice di ottimo champagne (che difficilmente dispiace
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