», l'ospitalità è sacra solo fino a un certo punto, quindi possiamo benissimo dire: «Per favore, non portare questa roba a casa mia, non mi va». Se si
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in terra di regine, ricordiamo che questa è l'unica occasione in cui si può «mangiare il pollo con le dita (comportamento proibitissimo a tavola, di
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questa sedia mi porta male», non sia troppo concentrato, accetti con un sorriso che altri al tavolo si concedano ogni tanto due chiacchiere, o
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, tanto più vale il detto «Chi ha più educazione la mostri», perché in questa vicinanza forzata, in questa intimità senza confidenza, bisogna rispettare
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l'ambiente significa anche evitare di diffondere sostanze inquinanti. E questa è una «battaglia» che non permette momenti di disattenzione, perché
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tutte le persone alle quali siamo in qualche modo legati da vincoli di buona conoscenza, e che gradiranno essere informate di questa tappa importante
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tavolata unica, questa di solito è a ferro di cavallo. Nella parte centrale, accanto agli sposi, siederanno i parenti più stretti, i testimoni e l'officiante
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, perché oggi si tende, a ragione, a eliminare questa ulteriore spesa, cui non corrisponde quasi mai un effettivo gradimento. Gli unici ad avere diritto a
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proprio questa l'occasione pubblica in cui è più facile sbagliare abbigliamento e svelare la propria mancanza di buona educazione. Anche se non facciamo
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, non chiediamo subito se per caso sono parenti: questa, come tutte le domande dirette, è poco garbata, perché può mettere in imbarazzo. Come sono
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, ripetiamoci come un mantra: «Questa è una persona e merita rispetto». Nei confronti di chi ci pare in difficoltà, offriamo aiuto con naturalezza, spontaneità
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bene dal richiedere; come pure eviteranno i commenti). L'importante è vivere questa situazione con estrema naturalezza, senza brandirla come un'arma
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, anniversari di morte, onomastici; -diciamo spesso: «Ti voglio bene», «Grazie» e «Scusa», ma anche «Hai ragione» o «Come fai bene questa cosa» (ci sarà pure
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, la famiglia allargata ha ruoli tutti da inventare e legami emotivi non tradizionali, spesso ambivalenti. Per questa ragione esige, ancor più di quella
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I'atmosfera di questa convivenza senza vera intimità, non alterniamo confidenza e sussiego, momenti di familiarità e di distacco: se si è deciso che i
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boccone»? Il galateo lo concede solamente durante una romantica cenetta a due, in cui questa invasione di campo assume connotazioni maliziose
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senza far sgocciolare sulle dita mozzarella e salsa di pomodoro... Ricordiamolo: mangiare con le mani cibi non compresi in questa lista quando siamo
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, la carne bianca precede il vitello, e questa la carne rossa; si serve per ultima la selvaggina (quella di piuma precede quella di pelo); -l'insalata va
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l'uomo. Abbiamo già incontrato questa regola. Lo so, vedo già le amiche neofemministe sorridere a questo verbo: passate oltre. In genere, se il
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linguaggio del corpo: insieme si potenziano a vicenda. E proprio questa l'idea forte del libro, riuscire a «leggere» l'istinto, cioè il corpo che parla e
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questa targhetta? È imbarazzante dimenticare i nomi...
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gradire. Sembra che molti studiosi siano arrivati a questa conclusione: le differenze ambientali e culturali esistono, ma la maggior parte dei segnali
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segnali corporei. Non solo, sappiamo che le donne sono più portate e sensibili a questa lettura. Gli attori, i caricaturisti, i pittori, i venditori
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cosiddette «microespressioni» e bisogna essere davvero allenati per riconoscerle. Emozioni sincere innescano reazioni immediate: questa è la norma da
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un'ora. Ecco, in questa cultura è meglio mandare fiori il giorno dopo e non portare nulla di commestibile, facendo pensare che il menu debba essere
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solo alle signore e non alle signorine, ma oggi questa distinzione è sempre più sfumata. Ben venga, quindi, il baciamano per tutte le donne adulte, alle
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minori. In questa occasione, fa pubblico pentimento per la vita libertina condotta in gioventù e, non contento, lavora alla composizione di un trattatello
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, accanto alle ricette della tradizione ce ne sono anche cinquanta di nuove, a testimoniare la vitalità inesauribile di questa autentica «magia a colpi di
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fece furba e, appena alzato il telefono, imparò a dire: «Sei libero il 31 marzo?» Non cadete nel tranello: se vi pongono questa domanda, almeno cercate
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. Questa è una delle abitudini più antiche dell'uomo; anche in tempo di miseria l'ospite portava con sé un segno di riconoscenza. Portare dei fiori
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continuamente di conferme: è buono? È salato? È insipido? È troppo crudo o forse è un po' troppo cotto? Altre frasi che potrebbe pronunciare: in questa stanza fa
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senta escluso. Basterebbe non trasgredire a questa semplice, ma spesso dimenticata norma. Mi è capitato spesso di vedere giovani e baldanzosi adolescenti
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un dato a vostro favore: secondo come si comporta il vostro partner vi accorgerete se conosce questa piccola regola di buona educazione. Al contrario
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commensali che sanno perfettamente che le posate si iniziano a usare dall'esterno all'interno (questa è la regola); ma, a volte, costoro credono di
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respirare ai nostri attori- commensali. Non trascurate questa fase fondamentale. Una volta decisa, entrate nella parte e fate in maniera che tutto, dalla
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barba ai capri e agli asini e ai santi soltanto in agonia». Di norma uso questa formula quando voglio dare un po' di pepe a certe noiosissime cene
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una degustazione al calice. A ogni piatto sarà abbinato un vino adatto e questa soluzione potrebbe mostrarsi ideale qualora le esigenze e i gusti di
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intuito che mi permette di radiografare al meglio una persona se questa si attovaglia in mia compagnia. Ma torniamo alla cena. Avevo già notato, per
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. Pronunciare questa formula è come dimostrare attaccamento per cose terrene quali il mangiare o le funzioni corporali. Insomma, dire «buon appetito» è
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tra loro. Dio avrebbe indicato te e detto: 'Faccio tante cose tremende, ma ne so fare anche come questa, sai'. E Giobbe avrebbe detto: 'Okay, hai
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