rispettare una superstizione plurisecolare -Niente candele colorate a tavola, se non a Natale, quando sono concesse quelle rosse o dorate -Quando
paraletteratura-galateo
Pagina 107
piacere di «andare a trovare» un amico o un conoscente, senza schematismi né regole. O meglio, di regola ne rimane una, imprescindibile: niente sorprese
paraletteratura-galateo
Pagina 110
buono da mangiare o un quartino di champagne ben fresco da bere insieme per brindare alla futura guarigione. Ma niente sigarette! Da parte sua il malato
paraletteratura-galateo
Pagina 111
divertente, ma considerandoli alla stregua di una telefonata. È importante che non ci sia niente di non detto, di allusivo, di vago, perché un
paraletteratura-galateo
Pagina 116
», quindi niente cravatta per gli uomini, ma bei pantaloni sportivi e camicie (d'estate, meglio di lino) con maniche disinvoltamente arrotolate
paraletteratura-galateo
Pagina 119
piccoli, per esempio una ciambella semplice, o una crostata di frutta. Da portare solo se ci è stato dato il via libera. Non c'è niente di male a
paraletteratura-galateo
Pagina 120
vicini di casa non gradiscono il minimo rumore dopo la mezzanotte, il galateo non ha niente da ridire. Sperando che anche i più tiratardi capiscano
paraletteratura-galateo
Pagina 123
usciamo dai locali comuni (spogliatoio, bar, sauna), è buona regola un saluto generale agli astanti, come in treno. Niente saluti invece quando entriamo
paraletteratura-galateo
Pagina 148
copricostume, canottiera, ciabatte; alla sera, niente jeans e, nelle sale ristorante più eleganti, obbligo di giacca e cravatta per gli uomini e di abito o
paraletteratura-galateo
Pagina 155
. Questo perché le pareti di stoffa o di leggero metallo non permettono alcuna privacy. Quindi niente rumori molesti (e la tv accesa lo è) nelle ore
paraletteratura-galateo
Pagina 159
fazzoletto bianco da taschino non si indossa prima delle 18; quello fantasia non deve mai essere uguale alla cravatta; - niente camiciotti a maniche
paraletteratura-galateo
Pagina 17
: «Simpatico, ma sembra che si lavi poco» o «È carina ma un po' rozza, non trovi?»), e niente «firme» dalla testa ai piedi, per non qualificarci come
paraletteratura-galateo
Pagina 177
, accompagnato da scarpe chiuse o modello Chanel. Niente occhiali da vista, niente abbronzatura da spiaggia, né mani con le unghie rosse, niente gioielli
paraletteratura-galateo
Pagina 183
Separazioni e divorzi sono comunque momenti difficili e dolorosi, da non ostentare. Quindi, niente «divorce party». L'unico modo per fronteggiare la
paraletteratura-galateo
Pagina 189
partecipazioni scritte, limitandosi a semplici telefonate d'invito agli amici e ai parenti. Per lei, niente abito bianco lungo né velo, ma gonne al ginocchio
paraletteratura-galateo
Pagina 191
Che cosa c'entrano i festeggiamenti di fine anno con il galateo? Niente: festeggiate con veglioni, cenoni, zamponi con le lenticchie, baci sotto il
paraletteratura-galateo
Pagina 195
, evitando di farne la brutta copia di una cerimonia nuziale: niente inginocchiatoi, bouquet, addobbi. E niente scambio di fedi-bis. Volendo fare le cose con
paraletteratura-galateo
Pagina 196
indossa molto spesso; è concesso il trucco, ma tenendo la mano leggera. Quindi, colori scuri, o neutri, scarpe chiuse anche d'estate niente pellicce, niente
paraletteratura-galateo
Pagina 198
, in un locale pubblico, su un mezzo di trasporto, niente stretta di mano: basta un «Buongiorno» con un bel sorriso. Mai salutare senza togliere gli
paraletteratura-galateo
Pagina 210
muscoli niente cervello», «aspirante velina», «sciattonda trascurato/a», «iperconsumista dalle mani bucate», avremo molto da faticare per far sì che si
paraletteratura-galateo
Pagina 213
gli eventuali brindisi, discorsi e consegne di regali, dimostriamo attenzione, senza bisbigliare con i vicini; e niente battute irridenti. Se non ci
paraletteratura-galateo
Pagina 233
permettiamoci battute di spirito o commenti; curiamo particolarmente il nostro abbigliamento, evitando ogni sfoggio di firme e capi dernier cri: niente
paraletteratura-galateo
Pagina 236
dialogo è saper ascoltare. Dimostriamo attenzione e interesse verso chi parla, guardiamolo negli occhi - non c'è niente di più indisponente di uno
paraletteratura-galateo
Pagina 32
naturalmente non soffi il fumo in faccia agli altri, si serva dei portacenere (niente di più disgustoso di chi usa a questo scopo piatti e tazze!) badando
paraletteratura-galateo
Pagina 42
chiamate fatte e ricevute dal suo cellulare. E non raccontiamoci favole («È un modo per dimostrare affetto e interesse», «Non faccio niente di male, è
paraletteratura-galateo
Pagina 48
abitudini sono migliori») e i conseguenti tentativi di cambiare l'altro. Non diamo niente per scontato, dalle abitudini più semplici, ai modi di dire
paraletteratura-galateo
Pagina 49
(e convinciamoci) che non c'è niente di buffo nel dire le parolacce, quindi evitiamo ogni forma di grossolanità verbale e di turpiloquio abituale
paraletteratura-galateo
Pagina 54
seguito da quello di lei e dal cognome comune). Niente titolo di studio e professionale o nobiliare; quest'ultimo può essere sostituito dallo stemma
paraletteratura-galateo
Pagina 74
mani); se la destinataria è una signora, scriveremo S.G.M. (sue gentili mani). Vi sembra troppo old fashion? Non scrivete niente. Da mantenere invece
paraletteratura-galateo
Pagina 75
sapere quante aree possiedono i maschi? Da quattro a sei. Niente di grave, tuttavia è evidente che le donne sono in grado di «capire» inconsciamente
paraletteratura-galateo
Pagina 132
attraverso il corpo. La maggior parte di noi è convinta che chi mente volga gli occhi altrove. Niente di più sbagliato. Il professore Paul Ekman della
paraletteratura-galateo
Pagina 135
presi dall'entusiasmo: non può toccarli. Tavola. Sulla tavola non si appoggia nessun oggetto, niente chiavi, occhiali, portafogli o telefoni. Tè. Si beve
paraletteratura-galateo
Pagina 160
nasconderà la propria arte e il proprio talento come se non ci si fosse applicato affatto. Insomma: «Sii intelligente, non esserlo per niente» dice
paraletteratura-galateo
Pagina 20
Flanders, il vicino devoto di Homer Simpson, quello che lui definisce «più santo di Gesù». Ovviamente non si fanno inviti il venerdì e, se capita, niente
paraletteratura-galateo
Pagina 35
di tavola niente male. Sia che non conosciate assolutamente nessuno, che un'amica vi abbia trascinato a una cena di beneficenza e, alla fine, vi
paraletteratura-galateo
Pagina 48
dire che è meglio prepararsi qualcosa di sensato da dire in un caso o nell'altro: niente di peggio che veder balbettare un ospite qualche banalità
paraletteratura-galateo
Pagina 69