Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Si fa non si fa. Le regole del galateo 2.0

180787
Barbara Ronchi della Rocca 38 occorrenze
  • 2013
  • Vallardi
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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- una volta sola, senza drammi - se siamo noi. Se cade un pezzetto di cibo sulla tovaglia, raccogliamolo discretamente, mettendolo poi nel nostro

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padroni di casa, che non può essere trascurato; - poiché quando si mangia in casa (propria o altrui) è assolutamente proibito lasciare avanzi nel piatto

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nostro bilancio? Rifugiamoci nell'amicizia, negli affetti, nel piacere dello stare insieme in casa. La vera ospitalità deve rispondere ai gusti e bisogni

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Ci sono due tipi di autoinviti, completamente diversi tra loro. Uno, dettato da affetto, intimità, grande amicizia, consiste nel cogliere qualunque

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Essere eleganti, freschi e curati nel quotidiano è un dovere irrinunciabile. Verso noi stessi, prima di tutto. La prima pietra dell'eleganza

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marmellate), ovvero le classiche friandises (così i francesi chiamano la «pasticceria secca» delle nostre mamme), oppure una fetta di torta. Nel qual caso

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Occhio per occhio, e tutto il mondo diventa cieco Mahatma Gandhi La capacità di essere gradevoli nel rapportarci con il nostro prossimo è secondo me

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«zuppetta» intingendo la brioche nel cappuccino: al più possiamo spezzarne via via dei piccoli pezzi e intingerli velocemente uno alla volta nella tazza

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. Però a volte è quasi impossibile scegliere subito: nel qual caso ci faremo perdonare la nostra incertezza (e il relativo sovrappiù di lavoro) con una

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, raccoglimento, decoro nel vestire, discrezione nel parlare e nel gestire. Ma se siamo agnostici, o pratichiamo una religione diversa, è obbligatorio

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. L'eganza da mare non si coniuga secondo scelte tipo «intero o bikini?» o «maculato sì o no?», ma nel rispetto dei luoghi e delle persone. Sfoggiamo il

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bellezza dei bambini (oppure, ma solo nel mondo occidentale, degli animali domestici) e la bontà del cibo locale. Ma attenzione: i complimenti vanno

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e migliore; non daremo nulla al portiere, che però va ricompensato adeguatamente nel caso in cui gli chiediamo servizi particolari, come cambi di

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paesi, come gli Stati Uniti, dove è un gesto di giustizia sociale, in quanto la voce «servizio» non è mai compresa nel conto del taxi, del bar, del

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firme, nel non ostentare la provenienza di ciò che abbiamo, nell'evitare tutto ciò che non ci fa essere spontanei e disinvolti, nel non copiare pari pari

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Nel caso siamo invitati alla Milà del figlio di amici ebrei o a una circoncisione islamica, ci presenteremo solo al rinfresco successivo alla

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matrimonio, in quanto simbolo di fecondità: la mandorla dentro l'involucro di zucchero è l'immagine del bambino nel ventre materno. I regali più

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Nel XXI secolo non ci si fidanza più. O almeno, non come lo facevano i nostri nonni. Però arriva prima o poi il momento in cui si decide di sposarsi

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trovare un quartino di champagne nel frigo di casa.

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promesso, nel qual caso anche cento rose rosse sarebbero un surrogato insufficiente. Un consiglio «di coppia»: non stupite il partner con un regalo di

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lo scopo della nostra vita: sarebbe una prigione. Soprattutto mai mascherarsi da giovani, negli abiti come nel linguaggio. Cerchiamo di ovviare agli

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, pochissima pelle scoperta (nel dubbio, esageriamo per difetto), niente piercing e tatuaggi in vista, né biancheria intima che fa capolino, o ciabatte infradito

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distinguerci pur rimanendo in perfetta armonia nel gruppo, affidiamoci agli accessori, che sceglieremo secondo il criterio della piacevolezza e della

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capotavola nel luogo più lontano dall'ingresso della sala, e l'ospite gli siede di fronte; se il tavolo è molto lungo e i partecipanti alla riunione sono

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), talvolta «migliori» (altrettanto brutto: a chi vanno i «peggiori»?). Nel mondo del lavoro usa così. Limportante è non usare queste formule obsolete (e

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Scopri il catalogo Vallardi sempre aggiornato con le ultime novità www.vallardi.it Finito di stampare nel mese di maggio 2013 da Grafica Veneta s.p.a

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In Italia, si sa, siamo tutti dottori. Nel senso che un titolo accademico non si nega a nessuno. Se i gratificati di una laurea inesistente siamo noi

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rischio di disturbare gli altri passanti. Anche se nel quotidiano le cose si fanno più semplicemente, ricordiamo che con le signore di una certa età

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toccano continuamente i capelli, starnutiscono senza proteggere gli astanti dalla «pioggia», controllano con cura nel fazzoletto i «risultati» dopo essersi

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sono convinti che, sbuffando solo vapore acqueo, possono infischiarsene di leggi e divieti. Sì e no. Nel senso che esiste una differenza sostanziale

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nelle occasioni attinenti esclusivamente il lavoro di uno dei due. L'unica differenza sta nel fatto che usano il proprio cognome nelle presentazioni e nel

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Vi ricordate la battuta di Totò nel film Totò cerca pace?: «Però, per essere una parente, è gentile... Sembra un'estranea!». Non diamo retta ai

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(e convinciamoci) che non c'è niente di buffo nel dire le parolacce, quindi evitiamo ogni forma di grossolanità verbale e di turpiloquio abituale

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Virginia Woolf nel 1928 chiedeva per ogni donna «una stanza tutta per sé». È un'esigenza ancora attualissima, e assolutamente unisex, quella di

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stesso livello. Se questo non accade (nel 99 per cento dei casi), impariamo a rifiutare uno svago che proprio non ci interessa, ma anche a non sentirci

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. Sul lavoro come nel tempo libero è scortese non impegnarci mai, non garantire la nostra presenza a un invito, non fissare un appuntamento, ostentare

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riprodotto in rilievo, bianco su bianco. Nel caso in cui il biglietto contenga già un testo stampato, cioè in caso di inviti o di ringraziamenti dopo le

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nell'abbottonatura della camicia. Evitiamo di stare con la testa nel piatto, grattarci, toccarci i capelli, «stirarci», fare rumore con le labbra

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IL nuovo bon ton a tavola e l'arte di conoscere gli altri

190537
Schira Roberta 12 occorrenze
  • 2013
  • Salani
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
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di qualcuno a tavola, vi vedrete, come un animale nel suo territorio, un individuo esibirsi involontariamente perché non sa che in quel momento di

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osservare attentamente e a prendere appunti. Tempo fa, rimasi molto colpita nel leggere la notizia di un giudice scozzese che diede ragione all'uomo in una

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del nostro interesse con tanta naturalezza se non a tavola? Nel momento della convivialità e del «consumare cibo insieme», si mettono sul tavolo

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Una divertente definizione di italianità e lezione di anti- provincialismo è quella di Ferdinando Martini nel suo A zonzo, scritto all'inizio del

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«L'eleganza del comportamento è conseguenza di un sereno dominio delle inclinazioni naturali» afferma Della Casa, ancor oggi considerato, nel mondo

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Fotocomposizione: Macchia Nera di Andrea Bongiorni Milano Finito di stampare nel mese di marzo 2013 per conto di Adriano Salani Editore S.p.A. da

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piccolo bouquet (una pianta nel caso di un uomo). Assolutamente consigliato anche nel caso si tratti di una donna che avete invitato a cena.

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previsto nel menu un risotto e, benché alla fine il piatto fosse risultato buono, il padrone di casa non gli perdonò mai quell'affronto: fu la fine

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i capricci nel caso lui non possa andare a prenderla.

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. Immaginate che figurone tirar fuori con l'amministratore delegato: «Sbaglio o lei nel 1998 ha pubblicato un manuale di economia aziendale?»

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, se bisogna salire le scale passa prima la donna, mentre scendendo l'uomo la precede: nel caso precipiti rovinosamente dai tacchi, il maschio ha il

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qualcosa di già pronto nel forno da prelevare e sistemare nel piatto in pochi minuti e godersi gli sguardi amorosi del nostro partner. Credete che il

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