, affrancati dall'angoscia del: «Che cosa posso dire?», «Come devo comportarmi?», «Sarò vestito/a in modo adatto?» Senza contare che solo conoscendo le regole, e
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confermare entro domani». Solo dopo aver accettato si può chiedere (ed è bene farlo) informazioni sul dress code: «Come ci vestiamo?», «Devo mettermi la
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fastidio, non dovevamo proprio venire! Meglio un semplice: «Si è fatto tardi, devo andare». A queste parole i padroni di casa risponderanno: «Deve
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reciprocità. Ma accettiamo con riconoscenza se ce ne fanno; e non diciamo mai «Ti devo un piacere» perché dimostra che teniamo la contabilità delle buone azioni
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-«Pardon»: scusiamoci in italiano -«Tolgo il disturbo»: meglio accomiatarsi con un semplice «Si è fatto tardi, devo andare» -«La mia signora, la mia
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tragitto sino al ristorante non è lungo non si va in bagno subito, ma è interessante vedere se lui/ lei vi dirà: «Devo lavarmi le mani» e soprattutto sarebbe
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avuto un'infanzia difficile? - Ti ho già detto del mio piccolo intervento di cambio di sesso? - Mi sa che prima devo farmi un'altra birra. - Quando
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fanno sempre in tutti gli altri casi. Dal momento che se scrivo male un articolo me lo fanno rifare, perché devo pagare un piatto (spesso profumatamente
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non vengo». Altra pessima abitudine è tergiversare al momento dell'invito e rispondere vagamente: «Devo controllare, chi lo sa, forse, vedremo
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posti e la conversazione sono strettamente connessi. Se devo invitare due persone che presumo incompatibili, eviterò di farle mangiare a strettissimo
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