distanza tra opera e osservatore, abolendo il divieto del «non toccare», era già stato uno dei traguardi delle avanguardie storiche. Risale al gennaio 1910
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negli anni di Carlo V, dove si mette in crisi tutto il sistema tradizionale della cultura ufficiale abolendo l’unità di tempo, luogo e azione che
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essere assoluto e totale, abolendo ogni traccia del passato ma riferendosi all’insegnamento degli archetipi: la tragedia greca era già stata somma
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