traccheggiava con quelle smorfie o smancerie, che talvolta usano le fanciulle, le quali per ridicola modestia affettano incapacità e timidezza, pur di
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della sua lezione. Per soverchia timidezza però, o per credere di meglio potersi cattivar l'affetto delle sue allieve, non osava castigarle quando se lo
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vigoria al corpo si tolgono tutte quelle ridicole paure, quell'eccessiva timidezza, che rendono la donna così leziosa e svenevole, che per nulla basisce
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