», 57. V. Quando? A quale ora?. 59. VI. Un'ora, ogni giorno?, 60. VII. La nuova usanza, 62. La lieta mensa...........................................65 I
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; non modestia affettata, non brio forzato, non vaghezza di brillare per attirarsi addosso lo sguardo altrui; ma lieta e confidente si dava ai
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, come storce la faccia; darebbe a credere che nè il ballo, nè il cavaliere le vadano a genio! Eppure, se l'interrogaste, la trovereste lieta dell'uno e
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’ soprappensiero per entrare in un tenore diverso di giornaliere occupazioni; tuttavia si vedeva contenta e lieta, ed aspettava con una viva soddisfazione
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un'altra, anche innocente come l'acqua, è lieta come d'aver toccato il cielo col dito; per scusar sé non s'adonta di ricorrere alle più inique arti; non
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predica. Lieta della religione, in cui era nata, non cercava più là, ogni discussione credeva inutile e vana. La religione è una fede ed un sentimento, non
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una tranquillità imperturbabile, contro cui veniva a spegnersi la foga della bambina. Quando poi la figliuola tutta lieta si tratteneva colla madre, in
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passeggiare in compagnia, Marina s'avviava innanzi modesta e lieta colle sue coetanee; senza alzar troppo la voce o ridere sgangheratamente, e senza fissare
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braccio; essa lieta e senza pretensione lo prendeva, ringraziando; ma se si era all'amichevole, balzava su allegra e s'avviava cogli altri; arrivata
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