Su questo tema Michelangelo, traendo qualche spunto dagli affreschi di Luca Signorelli nel duomo di Orvieto, costruisce il suo grandioso Giudizio
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sviluppa con l’intento di rinnovarne l’iconografia, come ad esempio Luca Signorelli nell’affresco della Sagrestia di San Giovanni, nel Santuario della
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in forma di aquila; San Marco in forma di leone; San Luca in forma di toro; San Matteo in forma di Angelo. Spesso le figure degli Evangelisti possono
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dell'Incontro di Bacco ed Arianna e del Trionfo di Bacco ed Arianna. Un dipinto conservato nell’Accademia di San Luca, a Roma, attribuito alla scuola di
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all’inferno, come avverte l’episodio narrato dal Vangelo di San Luca (bisogna ricordare che Epulone fu condannato alla pena dell’inferno per aver
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la sensazione di una maggiore profondità spaziale. Luca Signorelli ne ha fatto uso nelle Storie apocalittiche dell’Anticristo, dipinte nella Cappella
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cristiani, con riferimento alle parabole degli Evangelisti Luca e Giovanni.
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Più in linea con l’iconografia tradizionale, per citare un altro esempio, è la Sacra Famiglia di Luca Signorelli, conservata agli Uffizi, dove
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San Luca e San Matteo. Nella scena gli elementi sono più o meno gli stessi: la capanna; il bue; l’asino; il Bambino sulla mangiatoia; la Vergine; San
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TRASFIGURAZIONE: Questo tema ha un’iconografia che si fa risalire al VI secolo, in ambito orientale. L’episodio, descritto dagli Evangelisti Luca
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sinistra (figura 33). Alla ieratica contemplazione di Piero della Francesca, Luca Signorelli sostituisce un movimento spasmodico che sembra, nelle figure
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