Giotto nella Pentecoste dipinta per la Cappella degli Scrovegni, usa il primo tipo di iconografia: gli apostoli sono seduti all’interno di un
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Giganti di Palazzo Te a Mantova, dipinta da Giulio Romano (figura 82). Figura 82 - GIULIO ROMANO, La caduta dei Giganti, 1526-34, Palazzo Te, Mantova. In
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XVII secolo con intenti moraleggianti, come invito alla moderazione. Piuttosto singolare è la versione dipinta da Pieter Bruegel e conservata nei Musei
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sé tutte le caratteristiche tipiche di questo genere. Quella dipinta da Giulio Romano, su cartoni di Raffaello, nella Sala di Costantino mostra il
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ambito spesso accade che la figura umana sia vista in lontananza, dipinta in dimensioni ridotte e resa con pochi tratti di pennello, come è possibile
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significati moralizzanti, come nella Scena di cucina dei Musei di Stato di Berlino, dipinta da Joachim Uytewael. In un interno troviamo sparsi sul
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Atene, dipinta da Raffaello nelle famose stanze vaticane, ma credo che la Consegna delle Chiavi, dipinta dal Perugino nella Cappella Sistina, possa
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stesso di suo sposo celeste; la carezza quindi designa lo “sposo infante”. A partire dal XIII secolo l’immagine del Bambino comincia ad essere dipinta
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il suo migliore “prototipo” nella Madonna dei raccomandati, dipinta da Lippo Memmi, conservata nel Duomo di Orvieto. Spesso il gruppo dei devoti è
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, conservata nella National Gallery, a Londra (figura 22). Qui il sepolcro è evocato da una grande buca, dipinta in primo piano; Cristo ha sempre il
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È il caso della Trasfigurazione dipinta da Giovanni Bellini, conservata nel museo Correr a Venezia (figura 24). La composizione di indubbia
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Ancora diversa è la scena dipinta da Jacopo Tintoretto per la Scuola di San Rocco, a Venezia che mantenendo lo schema della figura di Cristo elevata
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CRISTO MORTO: Il corpo del Cristo morto, adagiato sulla pietra dell’unzione, è una iconografia piuttosto rara, sostanzialmente dipinta in due
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Berlino, dipinta da Vittore Carpaccio, rientra nella seconda delle due varianti. In primo piano, disteso su una tavola funeraria, appare il corpo di
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Tintoretto nella Resurrezione, dipinta per la scuola di San Rocco, mostra il Cristo che ascende in cielo in una esplosione di luce, uscendo dal
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