Su questo tema Michelangelo, traendo qualche spunto dagli affreschi di Luca Signorelli nel duomo di Orvieto, costruisce il suo grandioso Giudizio
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, avendo avuto l’opportunità di visionare gli affreschi in corso d’opera, aveva espresso delle critiche negative, reputando l’opera blasfema e scandalosa
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L’arte vascolare, la statuaria e gli affreschi murali hanno rivelato la vitalità del tema e con le loro immagini hanno stimolato l’immaginario dei
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Giulio Romano, negli affreschi di Palazzo Te, a Mantova, prendendo spunto dall’esperienza vissuta accanto a Raffaello nella Farnesina, sviluppa
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negli affreschi del tablinio della casa di Marzio Lucrezio Frontone, a Pompei, con la rappresentazione di edifici dai grandi porticati disposti in un
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testimonianze pittoriche che si estendono all’eros più basso della pornografia, visibili negli affreschi dei lupanari di Pompei.
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San Romano di Paolo Uccello, conservata agli Uffizi, oppure il ciclo di affreschi con la Leggenda della vera Croce, di Piero della Francesca, ad
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, alla quale veniva aggiunto olio. Da questa tecnica deriva l’uso di proteggere gli affreschi esposti in ambienti esterni, con uno strato di cera, sempre
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