Il ritratto, come genere, nasce intorno al IV secolo a.C. in Grecia, grazie soprattutto a Lisippo, autore del ritratto ufficiale di Alessandro Magno
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“ritratto a busto”, sconosciuta all’arte greca.
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Il ritratto etrusco, realizzato per scopi funerari, tende a “prolungare” idealmente la vita oltre la morte; quello romano è invece, per così dire
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taluni tratti potentemente espressivi, nell’ambito di una rielaborazione semplificata e quasi schematica del volto, come possiamo apprendere dal Ritratto
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Anche la pittura, di cui purtroppo abbiamo un numero minore di testimonianze, rispecchia questa tendenza, come dimostra il Ritratto di Paquio Proculo
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Il Ritratto di Certosino di Petrus Christus, conservato nel Metropolitan Museum di New York, appartiene al secondo tipo di ritratto (figura 103).
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Il ritratto di Bonifacio VIII, in Laterano e il ritratto di Enrico Scrovegni, raffigurato nella veste di offerente, mostrano i segni della ritrovata
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Si deve però a Giotto il ritorno ad una concezione naturalistica e ad un tipo di ritratto che in qualche modo costituisce un modello per gli artisti
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personaggio rappresentato. Naturalmente il ritratto idealizzato corrisponde ad un carattere celebrativo, mentre il ritratto psicologico corrisponde più a un
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A Venezia, nel Cinquecento, si sviluppa il cosiddetto “ritratto allegorico”, che oltre a raffigurare il personaggio allude a dei significati in
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La vecchia, dipinto da Giorgione e conservato nelle Gallerie dell’Accademia, a Venezia, è il ritratto della madre usato come allegoria della vanitas
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Inoltre mentre il ritratto idealizzato indaga prevalentemente sull’apparenza del soggetto rappresentato, ossia ne specifica il ruolo di potente o di
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Il ritratto di Eleonora col figlio Giovanni, dipinto dal Bronzino, rientra nel primo tipo: qui tutto serve ad evidenziare lo status della donna
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esempio, nel ritratto di Carlo V a cavallo, conservato nel museo del Prado e dipinto dalla stesso Tiziano.
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Il ritratto di Pietro Aretino, conservato nella Galleria Palatina, a Firenze, rientra nel secondo tipo. Tiziano, che lo ha dipinto, ha cercato di
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Il Ritratto di donna, detta anche la Dorotea, dipinto da Sebastiano del Piombo, conservato nei Musei di Stato, a Berlino, è invece un'allegoria del
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Inoltre la donna mostra un canestro colmo di frutti, alludendo ai “frutti dell’unione”, cioè ai figli nati. Per quello che riguarda il ritratto
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Nel Seicento il ritratto diviene soprattutto testimonianza di un molo sociale, di ciò che l’individuo ritratto rappresenta nella società.
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Il piccolo dipinto su rame, Ritratto di vecchia in preghiera, conservato nella Residenzgalerie di Salisburgo, riassume l’idea del ritratto di
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Il Ritratto di Carlo I a caccia, conservato al Louvre, raffigura il re d’Inghilterra in una posa regale, con accanto due servitori, di cui uno
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Nel Ritratto del Principe Carlos Balthazar a cavallo, conservato nel Museo del Prado, non è tanto il volto del principino a prevalere nella
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il personaggio del ritratto sia un re, un villano o un pazzo deforme. Per realizzare questo intendimento pone come primaria condizione la rinuncia al
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scopo di farsi accordare la nostra complicità. Il Ritratto di Papa Paolo VBorghese uno dei capolavori della ritrattistica caravaggesca, conservato nella
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Nel Settecento il ritratto ha i toni galanti e superficiali della vita di corte, come possiamo apprendere dall’opera di François Boucher che è l
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Tuttavia in ambito neoclassico esistono anche delle eccezioni, come possiamo vedere nel Ritratto di Monsieur Bertin di Jean-Auguste Dominique Ingres
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Nella seconda metà dell’Ottocento, con l’avvento della pittura impressionista, il ritratto punta a cogliere “l’essenza” della fisionomia e del
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Agli inizi del Novecento, a partire da van Gogh, il ritratto diviene lo spunto di una ricerca ossessiva tesa a rappresentare i moti più profondi dell
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personaggi. Nel Ritratto di Innocenzo X, replicato in circa quaranta differenti versioni, l’iconografia del famoso personaggio dipinto di Velasquez viene
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dello stato. François Boucher dipinge il Ritratto di giovane cortigiana, conservato nel Museo del Louvre, a Parigi, che rappresenta Luisa O’Murphy, amante
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sinistra che ha il compito di costruire plasticamente le forme), mentre Speranze deluse di Pellizza da Volpedo, e il Ritratto del Vescovo Bernardo de
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individuabili sono: • Tema religioso • Tema storico-mitologico • Ritratto • Paesaggio • Natura morta • Nudo
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