SAN GIORGIO E IL DRAGO: L’iconografia risale al XIII secolo e può riferirsi a due momenti diversi della storia che ci viene tramandata dalla Leggenda
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Perciò sono due, in genere, i tipi di rappresentazione: San Giorgio vestito con l’armatura, cavalca un cavallo bianco mentre trafigge il drago con la
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Vittore Carpaccio, nei due teleri conservati nella scuola di San Giorgio degli Schiavoni, a Venezia, rappresenta entrambi gli episodi: nel primo
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metafisico, che trova in Giorgio De Chirico il suo principale artefice. Nelle sue Piazze d’Italia l’artista sembra bloccare il tempo, per creare un
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Montefeltro, nel Palazzo Ducale di Urbino, finemente decorato ad opera di Francesco di Giorgio Martini e Baccio Pomelli.
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originale, è l’iconografia usata per la composizione Natività di Cristo, di Francesco di Giorgio Martini, nella Chiesa di San Domenico, a Siena. La
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