Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: genere

Numero di risultati: 74 in 2 pagine

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Leggere un'opera d'arte

256363
Chelli, Maurizio 50 occorrenze
  • 2010
  • Edup I Delfini
  • Roma
  • critica d'arte
  • UNIFI
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In genere la composizione mostra nella parte alta il Cristo mentre nella parte bassa compaiono gli apostoli, in piedi o inginocchiati in preghiera, e

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appaiono gli apostoli, in genere seduti, mentre vengono raggiunti da fasci di luce emanati dallo Spirito Santo. Simbolicamente la scena allude alla

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Perciò sono due, in genere, i tipi di rappresentazione: San Giorgio vestito con l’armatura, cavalca un cavallo bianco mentre trafigge il drago con la

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Antonio del Pollaiolo nel Davide vincitore, conservato nei Musei di Stato di Berlino, usa il primo genere di rappresentazione: l’immagine del giovane

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BANCHETTO DI ERODE, SALOMÈ CON LA TESTA DEL BATTISTA: L’iconografia, risale al XII secolo ma si afferma solo nel Rinascimento ed in genere si

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Sant'Anna: Madre della Vergine, in genere raffigurata con l'incarnato scuro e con un manto verde sopra una veste rossa.

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, simbolo trinitario che riafferma il principio della trinità messo in discussione dall’arianesimo; in genere veste abiti vescovili, con mitra e

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Santa Elisabetta: Madre di San Giovanni Battista, raffigurata in genere come donna anziana col capo velato.

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San Gregorio Magno: Padre della Chiesa, in genere raffigurato in veste di Pontefice, con la tiara e la triplice croce pastorale; talvolta compare con

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San Lorenzo: Santo martire di origine spagnola, bruciato vivo su una graticola, in genere raffigurato con indosso una dalmatica e una graticola

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Santa Maria Egiziaca: Auletride (prostituta) pentita che espiò i suoi peccati conducendo una vita eremitica nel deserto, rappresentata in genere

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Santa Lucia: Santa martire durante le persecuzioni di Diocleziano, rappresentata in genere con un piatto dove sono disposti due occhi, oppure con uno

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delicati e vagamente femminei. Nella veste di dio della musica reca una strumento musicale a corda, in genere una cetra (Apollo Citaredo) ed indossa una

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. La lettura quindi va fatta iniziando dal particolare per poi giungere al generale. Tutta la grande decorazione barocca usa questo genere di visione, e

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sé tutte le caratteristiche tipiche di questo genere. Quella dipinta da Giulio Romano, su cartoni di Raffaello, nella Sala di Costantino mostra il

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Il ritratto, come genere, nasce intorno al IV secolo a.C. in Grecia, grazie soprattutto a Lisippo, autore del ritratto ufficiale di Alessandro Magno

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Tra le prime opere che testimoniano la ripresa del genere bisogna annoverare il San Francesco dipinto da Margaritone d’Arezzo, conservato nel Museo

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Con l’avvento del Cristianesimo il genere viene di fatto abbandonato e bisogna aspettare il Medioevo per ritrovarlo in alcuni dipinti; spesso però la

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Di tutt’altro genere la ritrattistica di Rembrandt che sembra “isolare” i suoi personaggi nella storia segreta della loro esperienza vissuta. Il

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’artista più rappresentativo del genere, nella sua epoca il Ritratto di Madame Pompadour, conservato nella Alte Pinakotek di Monaco, si impone subito per

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Leonardo inaugura un nuovo genere di paesaggio, reso nei suoi aspetti fenomenici, dove la luce ha un ruolo determinante, quello che possiamo indicare

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Canaletto, Guardi e Bellotto sono gli artisti che mettono a punto, anche se in modo diverso, questo genere di interpretazione. Gli stessi sviluppano

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Bisogna aspettare però il XVII secolo perché la natura morta acquisti una sua autonomia, come genere, e ciò avviene nella pittura olandese, dove il

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Questo genere di composizioni hanno come indubbio motivo ispiratore le mutate condizioni economiche dell’Olanda, che avevano consentito un diffuso

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In Spagna la pittura di Pieter Aertsen e Joachim Beuckelaer ebbe notevole influenza determinando un genere definito con termine Bodegones, per

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Concerto campestre di Giorgione per testimoniare il vertice raggiunto in questo genere di opere. La rappresentazione di soli strumenti musicali ha uno

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È il caso più singolare di natura morta, dove una immagine sacra, in genere riprodotta all’interno di una cornice, è circondata da serti di fiori a

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Questo genere fu meno praticato rispetto a quelli che abbiamo già citato; gli artisti rappresentavano piccole porzioni di sottobosco, rendendole in

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emanarla essi stessi; la luce quindi è usata in funzione espressiva e non costruttiva. In genere l’artista realizzava i suoi dipinti servendosi della

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al colore. In questo genere di composizioni non viene espresso lo spazio in profondità e tutto si risolve in superficie. L’esempio più nobile di questo

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di San Brizio del Duomo di Orvieto; Tintoretto ha utilizzato questo genere di rappresentazione nell’Ultima cena, per la Scuola di San Rocco a Venezia.

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un colore tonale. Lo stesso colore si estende dal piano frontale in profondità, determinando un genere di pittura atmosferica. I grandi pittori veneti

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, colto in atteggiamento benedicente. Se facciamo una analisi “sincronica” di questo genere di rappresentazione, riferita al periodo bizantino, scopriamo

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Il termine sacra conversazione si riferisce al “colloquio muto”, fatto cioè di soli sguardi, tra la Vergine, il Bambino e i Santi. In genere la

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Diversi altri ancora sono gli apparati simbolici che è possibile trovare in questo genere di composizione, come: il pomo, simbolo del peccato

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Le rose possono essere rosse, riferendosi al sangue dei martiri, oppure bianche, Per simboleggiare la purezza della Vergine. In genere, le rose

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SACRA FAMIGLIA: Questo genere di rappresentazione compare a partire dal XV secolo, dopo che i Gesuiti svilupparono il concetto secondo il quale Gesù

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In genere l’immagine di San Giuseppe rimane un po’ isolata rispetto a quelle della Vergine e del Bambino. Tra le poche varianti possiamo ricordare la

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giglio è emblema fiorentino gli artisti si trovarono nella condizione di doverlo eliminare. La scena avviene in genere all’interno di un portico e la

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DISPUTA DI GESÙ NEL TEMPIO: L’iconografia è una creazione del XIV secolo che contempla l’immagine del giovane Gesù, in genere al centro, circondata

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L’iconografia è di origine bizantina ed in genere mostra l’episodio del bacio di Giuda a destra, mentre a sinistra compaiono dei soldati armati di

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Ambrogio Lorenzetti, nella Chiesa inferiore ad Assisi, ricorre proprio a questo genere di composizione, rappresentando anche la fuga degli apostoli a

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INCORONAZIONE DI SPINE: Anche quest’iconografia ha origini medioevali e viene associata in genere all’episodio del Cristo deriso, dove dei personaggi

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Un esempio di questo genere lo possiamo trovare nella Chiesa di Santa Maria in Antiqua al Foro Romano, nella cappella privata di Papa Giovanni VII

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dipinto su tavola da Coppo di Marcovaldo e Salerno di Coppo (figura 37). Tra il XIV e il XV secolo si afferma un genere di composizione in cui le

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Cristo. In genere mentre Cristo appare in una croce “immissa” (con le braccia che si intersecano), i due ladroni sono rappresentati in una croce

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Nel XIV e nel XV secolo cominciano ad essere raffigurate anche delle scale, in genere due, su cui stazionano Nicodemo e Giuseppe d’Arimatea, mentre

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Il trasporto del corpo di Cristo morto è un’iconografia tipicamente rinascimentale, poiché non esistono esempi del genere nell’arte dei secoli

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Il pane e il vino poi sono ulteriori simboli eucaristici, che sono spesso usati in questo genere di composizione.

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secolo. In genere mostra tre figure intorno ad un tavolo: Gesù al centro, visto frontalmente, mentre spezza il pane, e due discepoli colti come in un

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