Duccio nella storietta del retro della Madonna in Maestà, conservata nel museo dell’Opera del Duomo, lo rappresenta con il vessillo, mentre il Beato
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Tiziano però elimina la mandorla e aggiunge l'immagine in scorcio dell’Eterno, sopra quella di Maria, che appare con le braccia sollevate e con una
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Il dipinto di Paolo Veneziano, conservato nelle Gallerie dell’Accademia, a Venezia, mostra l’iconografia più ricorrente: la Vergine siede in un trono
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che a destra, dopo il Giudizio, precipitano nel baratro dell’inferno dove vengono afferrate dai demoni.
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famoso è quello di Vittore Carpaccio, conservato nelle Gallerie dell’Accademia, a Venezia (figura 60).
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La scena dell’uccisione è molto affollata e drammatica: Orsola, in primo piano, è raffigurata inginocchiata, con le mani giunte in preghiera, presaga
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vivevano nel territorio dell’impero Persiano.
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L’atmosfera è distesa con una bella descrizione del paesaggio immerso nella luce dell’alba; nel volto di Giuditta riusciamo a leggere un’espressione
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Nel Seicento gli artisti scelgono il momento cruento dell’uccisione di Oloferne, come possiamo vedere nel famoso dipinto di Caravaggio conservato
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riferisce alla fondazione dell’ordine, oppure un giglio e la croce.
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San Francesco d'Assisi: Fondatore dell’Ordine francescano è rappresentato con un saio grigio o bruno, con un cordone alla vita che presenta tre nodi
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Figlio di Marte e Venere, incarna il dio dell’amore e viene raffigurato come un fanciullo alato, armato di arco, frecce e faretra.
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Figlia di Saturno e di Rea, dea dell’agricoltura e della prosperità, ha l’aspetto di una giovane donna che indossa una corona di spighe e tiene tra
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vere e proprie “invenzioni” dell’artista.
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lo scambio dell’anello. Iconologicamente la storia di Amore e Psiche vuole significare l’aspirazione dell’anima ad unirsi al desiderio, per trovare
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Nella Prova dell’acqua sacra, Psiche ha accanto l’aquila che l’aiuterà a compiere l’impresa, mentre sullo sfondo si vede la montagna.
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ardenti bruciò le ferite dell’idra per evitare che spuntassero altre teste, ed in questo modo riuscì ad ucciderla. L’iconografia più diffusa, già in
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stringendogli il collo, strangolandolo. La scena mostra Ercole che facendo leva con un ginocchio sul dorso dell’animale ne spalanca le fauci.
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Il riferimento al classicismo greco permea in generale gran parte della ritrattistica del II secolo d.C., grazie anche al gusto dell’imperatore
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In essa è palese il richiamo al canone greco; la figura che ha gli attributi del condottiero e al tempo stesso dell’oratore, è in un atteggiamento di
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La vecchia, dipinto da Giorgione e conservato nelle Gallerie dell’Accademia, a Venezia, è il ritratto della madre usato come allegoria della vanitas
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l’esterno e rivela un’espressione sicura, trattiene l’animale, che sembra artigliarne il manto con la mano destra, ripetendo l’azione dell’animale
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Nei secoli successivi alla caduta dell’impero romano, il paesaggio come soggetto autonomo scompare quasi del tutto, per poi riaffiorare tra la fine
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Nel XV secolo la natura morta venne utilizzata anche nell’arte dell’intarsio, come possiamo apprendere visitando lo studiolo di Federico da
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Con la caduta dell’impero il nudo scompare per riapparire nel Medioevo con scene che riguardano il Giudizio Finale, nelle immagini dei risorti che
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La provocazione raggiunge l’acme con l'Origine del mondo, dove raffigura il particolare dell’organo sessuale femminile in primo piano.
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Otto Dix, uno dei maggiori esponenti della Nuova oggettività in Germania, lega il nudo in prevalenza al tema del bordello e dell’amore mercenario. I
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con la tecnica del bassorilievo e dell’altorilievo. Ne abbiamo già parlato dissertando sulla “visione pittorica”, individuando lo “schema a piano di
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Dobbiamo notare che i pittori dell’antichità, pur non conoscendo queste teorie, giungevano agli stessi risultati per via empirica; non è raro trovare
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nei dipinti di Rembrandt, evocando il disfacimento della materia ma anche l’origine dell’uomo, il fango che Dio ha impastato per dare vita alla sua
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La tecnica dell’affresco consiste nel dipingere, come spiega la parola stessa, sull’intonaco “fresco”, e si serve della reazione chimica tra la calce
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La tecnica dell’acrilico è caratterizzata dall’uso di un colore che ha pigmenti di acrile, un radicale dell’acido acrilico, solubile in acqua e
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Sul versante opposto la mimesi dell’arte etrusca o della Roma repubblicana, dove la fedeltà alla natura significava anche raffigurare i difetti
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I manieristi, nelle loro bizzarre pitture, ricercano, in maniera più esasperata la via dell’espressione: fanno assumere alle loro figure delle pose
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Erwin Panofsky, storico dell’arte tedesco, formatosi alla scuola di Warburg, riprese il termine per indicare un metodo di interpretazione storica che
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LA LETTURA DELL'OPERA D'ARTE
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Mutuando un termine usato in archeologia, Iconografia (“descrizione dell’immagine”), Warburg denominò i suoi studi come “studi iconografici
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PANE: È sin dall’epoca paleocristiana simbolo del corpo di Cristo e del suo sacrificio per la redenzione dell’uomo.
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SCENA DI VENDEMMIA E DI PIGIATURA DELL'UVA: L’iconografia si caratterizza in due parti distinte: una dove degli eroti sono intenti a vendemmiare, l
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TRONO: La rappresentazione di croce gemmata, tipico dell’iconografia bizantina, serve a simboleggiare l’Etimasia (l’attesa della seconda venuta di
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TRONO: La rappresentazione di un trono vuoto con una croce gemmata, tipico dell’iconografia bizantina, serve a simboleggiare l’Etimasia (l’attesa
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SACRA CONVERSAZIONE: Può essere considerata una variante dell’iconografia precedente, dove la Madonna in trono è circondata da Santi.
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arcaica rappresentava invece il corteggiamento; nell’arte della tarda antichità classica invece assumeva il significato allegorico dell’unione di Cupido
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In alcuni dipinti il Bambino è intento a mangiare dell’uva, simbolo di Passione o di Resurrezione, a seconda che sia nera o bianca, come possiamo
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ANNUNCIAZIONE: Il tema dell’Annunciazione iconograficamente, risale al V secolo d.C. Ne possiamo trovare un esempio nel mosaico dell’arco trionfale
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sviluppa su due registri sovrapposti: in quello inferiore è rappresentata la guarigione dell’ossesso mentre in quello superiore è raffigurata la
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, al punto di citare il personaggio dell’ossesso in una delle tele dipinte per la Chiesa di San Luigi dei Francesi, il Martirio di San Matteo, nella
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Paolo Veronese nel dipinto poi ribattezzato Cena in casa Levi, conseivato nelle Gallerie dell’Accademia, a Venezia, trasforma l’episodio in un evento
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storiette della Madonna in Maestà di Duccio, conservata nel museo dell’Opera del Duomo, a Siena.
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Questa identificazione tra erezione e Resurrezione ha radici nell’antico Egitto: Osiride, dio dell’oltretomba, viene raffigurato con il membro che
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