In alto, sui due lati, due Angeli “arrotolano” i cieli, mentre al centro il Cristo Giudice, all’interno di una mandorla, appare col suo esercito di
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. . Egli crea una composizione “centrifuga”, il cui fulcro è costituito dalla figura di Cristo, che col suo gesto sembra imprimere alla scena un movimento
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Di grande efficacia è lo scorcio del cavallo scalpitante in fuga, che serve a raccordare la scena col paesaggio sullo sfondo. Caravaggio, nella sua
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; Giuditta conserva ancora la spada con cui ha ucciso l’assiro e un ramo d’ulivo che simboleggia la pace (col suo gesto interrompe l’assedio nemico).
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Santa Elisabetta: Madre di San Giovanni Battista, raffigurata in genere come donna anziana col capo velato.
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stelo con due occhi, simboli che non hanno nessuna relazione con il suo martirio ma che riguardano il suo nome e il contatto col divino. In alcune
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Figlio di Giove e Giunone, dio della guerra, corrisponde iconograficamente ad un tipo virile, con la barba oppure col volto glabro, armato di spada
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Fetonte nel fiume Eridano che secondo alcuni studiosi potrebbe identificarsi col fiume Po. Anche questo tema fu usato per i suoi risvolti morali in
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incredibile. Ercole la inseguì per un anno e alla fine riuscì a catturarla usando una rete. L’iconografia ricorda molto quella della storia col leone, poiché
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. L’iconografia mostra Ercole col cinghiale sulle spalle, mentre accanto da una giara spunta la testa di Euristeo.
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La donna, col volto segnato dall’età, reca in mano un cartiglio dove appare la scritta “col tempo”, chiaro riferimento allo sfiorire della bellezza
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Il ritratto di Eleonora col figlio Giovanni, dipinto dal Bronzino, rientra nel primo tipo: qui tutto serve ad evidenziare lo status della donna
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L’imperatore, paludato in una lucente corazza e con lancia, procede lentamente col suo cavallo, ma non ha l’atteggiamento trionfalistico solitamente
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stato fatto col modello dal vero.
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abito molto sfarzoso; intorno tutto ci parla del suo gusto, del suo amore per la letteratura, del suo potere (la lettera, l’anello col sigillo e la
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col termine di “paesaggio atmosferico”. La resa della densità atmosferica, che ha l’effetto di sfumare i contorni delle figure, determina una visione
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il tema del paesaggio fantastico disseminato di rovine classiche, indicato col termine di “Capriccio”, dove nella stessa composizione vengono
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uova, si ferma come all’improvviso, tenendo sollevato il mestolo col quale stava cucinando, come se fosse apparso qualcuno (la donna guarda fuori campo
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secondo l’Apocalisse fanno riferimento a Dio quale principio e fine di tutto. Il calice col vino e il pane sono simboli eucaristici, mentre la
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contatto col divino.
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composta da una parte di calce e da tre parti di sabbia a grana rossa, che viene definita col termine arriccio; l'intonaco invece è composto da una parte di
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disteso a caldo e poi lucidato; questo procedimento era indicato col termine di encausticatura.
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dalla Maestà della Madonna del Maestro di San Martino conservata nel Museo Civico di Pisa (figura 6), oppure dalla Madonna col Bambino di Coppo di
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Lo stesso gesto è possibile ritrovarlo in scene col Cristo adulto, che riguardano la Deposizione e il Compianto, con la funzione di simboleggiare la
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MADONNA COL BAMBINO E SAN GIOVANNINO: È un'iconografia che comincia ad affermarsi nel XVI secolo: il San Giovannino è colto in atto d’adorazione o di
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piccole corna, che simboleggiano il contatto col divino.
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