state eseguite solo due vele raffiguranti rispettivamente il Cristo giudice fra gli angeli e i Profeti (figg. 169-170).
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decorazione, portando a compimento due vele di una sola campata della volta, quella vicina all’altare, ma avviando anche l’ornato delle fasce e dei
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, compiendo con essa quello che è ritenuto da sempre il suo massimo capolavoro. Oltre alle sei rimanenti vele della volta, infatti, egli dipinse sulle
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Ma torniamo alle vele affrescate sotto la direzione di Beato Angelico, perché è questa limitata area della volta a proporci i quesiti più
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Le due vele dipinte dall’équipe dell’Angelico riflettono lo stile del maestro, che a queste date, in virtù del suo soggiorno romano e del suo ruolo
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Una sorprendente conferma di ciò viene dalla decorazione delle fasce che incorniciano le vele della volta, decorazione costituita da piccole cornici
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vele, è pressoché inevitabile ipotizzare che l’autore di queste teste piuttosto mediocri e sostanzialmente estranee alla cultura figurativa
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Novanta, fummo messi in condizione di salire ad ammirare le vele da vicino e potemmo renderci conto, con nostra grande sorpresa, non solo di quanto
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po’ imbalsamato, scelto per le grandi figure dipinte nelle vele è cosa diversa d quello scelto per gli ornati scarsamente visibili, dove il pittore ha
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vele dell’Angelico a Orvieto e nel ciclo di Benozzo a Montefalco, di queste luci virtuose [con tale locuzione Toscano si riferisce al peculiare uso
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pilastri polistili e nelle costolonature che innervano le vele ogivali, svuotando le pareti e riducendole a pura cornice di quella che appare, di fatto
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