), che faceva parte di un polittico destinato ad una chiesa di Pisa. L’interesse di questo confronto sta nel fatto che si tratta di due opere di ugual
Pagina 115
comunque eminenti personaggi della Firenze quattrocentesca. Come nel caso che abbiamo già analizzato della predella del Polittico di Pisa con l’Adorazione
Pagina 123
inserito nella base del suo pulpito del Duomo di Pisa. Ma se Giovanni ha sostanzialmente ripreso anche l’espressione calma e misurata della scultura
Pagina 126
base del pulpito, 1302-10, Pisa, Duomo. uso di punzoni, pastiglie dorate e inserti di pietre semipreziose. Ma ancor più significativa è la sostanziale
Pagina 128
espansionistici del duca di Milano a danno della Repubblica fiorentina e l’annessione stabile di Pisa, che aveva assicurato a Firenze un sicuro sbocco sul
Pagina 165
. 162. Pisa, Palazzo dei Cavalieri, facciata del Palazzo della Carovana (oggi sede della Scuola Normale Superiore). Fig. 163. Pisa, Palazzo dei Cavalieri
Pagina 200
L’altro capolavoro architettonico ed urbanistico di Vasari si trova a Pisa ed è la Piazza dei Cavalieri (fig. 162). Con grande abilità scenografica
Pagina 203
ispirazione di Enrico Fermi, Adriano Olivetti aveva scoperto presto la grande novità del calcolo elettronico e vicino a Pisa alcuni pionieri avevano
Pagina 237