Il nesso causale tra l'attività del mediatore e la conclusione dell'affare
L'A., prendendo spunto da una sentenza della Corte di appello di Firenze, esamina la problematica del nesso causale tra attività del mediatore e
interessi tra il mediatore e una delle parti, dell'esistenza di un rapporto di parentela o di affinità fra il mediatore ed una delle parti che hanno
mediazione. I magistrati sposano l'orientamento secondo cui è ammissibile la sussistenza di un rapporto contrattuale di altro tipo tra il mediatore ed uno
relazione delle parti, grazie all'intervento del mediatore che con la sua opera agevoli, nel senso di un apporto causalmente rilevante, la conclusione