Affrontando nel regime previgente il tema della responsabilità del curatore in relazione all'operato di terzi (da lui incaricati in assenza della
Il decreto del Tribunale di Macerata analizza il concetto di "causa a lui non imputabile" che consente al creditore di depositare la domanda di
permanenza sul territorio nazionale dello stesso, in quanto presupposto necessario per l'applicazione degli istituti di protezione a lui diretti.
posizione del dichiarante sia in ragione del grado di connessione tra fatti a lui attribuiti e fatti attribuiti all'imputato.
legge, in pagamento di cambiali ed assegni a lui consegnati per l'elevazione dell'eventuale protesto. Nella nota n. 29165 del 2009, il Ministero
corrispondenza a un giudizio negativo sulle sue condizioni esistenziali, sulle sue qualità o sulla utilità del rapporto con lui. Ne deriva l'idea antitetica di
porre a carico di un soggetto un onere probatorio che egli non sia in grado di assolvere non trattandosi di un fatto a lui riferibile; infatti mai un
giudice del lavoro chiedendo il riconoscimento dell'illiceità del licenziamento a lui intimato per mancanza della forma scritta. Dall'analisi del caso
lui assistita, la presenza di una malformazione fetale. Dallo studio degli atti è emersa a carico dello specialista una evidente imperizia nel
alcune registrazioni sulle cartelle cliniche del reparto a lui affidate, decidendo per l'intangibilità delle sentenze assolutorie di quel
Il Tribunale di Cassino si è pronunciato sulla validità dell'atto posto in essere dal rappresentante senza potere o che eccede i poteri a lui
il conduttore stesso non fornisca la prova dell'esistenza di causa a lui non imputabile; tale principio può essere derogato nel caso in cui il fattore
grande pittore prospettico, risentì certamente della lezione di Piero ed anche di quella del padovano Andrea Mantegna, che praticò anche lui assiduamente
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Leon Battista Alberti nel 1435, ma da lui tradotto anche in volgare. Diversamente dagli altri due suoi trattati sulle arti - il De statua, dedicato
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atmosfere diverse, con l’intervento di macchine sceniche e automi, analoghi a quelli da lui stesso escogitati per le fontane del giardino mediceo
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artistica sosteneva Leonardo, e con lui tutti i grandi artisti della sua epoca è regolata da un tempo non quantificabile in termini di stretta equivalenza
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Palazzo del Pretorio, legato ad una colonna. Attorno a lui, i suoi aguzzini e, su un trono, Pilato. Ma è la parte destra del dipinto la più enigmatica
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supremazia prospettica, che Piero volle forse portare con sé alla corte di Urbino. Per far vedere di che cosa lui, e lui solo, era capace.
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angelichiana possa essere stato proprio lui. Ipotesi che trova piena conferma da un confronto con un suo polittico della Galleria Nazionale di Perugia (tav. 2d
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maniera» (è un termine usato in questo senso anche da Vasari, che lo alternava alla locuzione, per lui equivalente, «lavorare di pratica»), ossia a memoria
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formazione di Benozzo come ritrattista, ma francamente l’idea che un personaggio come lui abbia fatto una gita ad Orvieto e abbia lasciato qualche
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sia, anche lui comincia a riflettere sul fatto che esistono soggetti più vantaggiosi per la poesia ed altri più vantaggiosi per le arti visive.
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alle sue personali qualità stilistiche e non per il valore intrinseco delle materie (ad esempio, l’oro, l’argento, il marmo, l’avorio, ecc.) da lui usate
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ignorando il primo. Lo stesso dicasi per David, che certamente derivò il tema del «braccio della morte» dalla pala di Caravaggio, opera a lui ben nota
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-Trioson, e che fu da lui presentata al Salon parigino del 1806 con il titolo line scène de déluge (fig. 40).
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Torino nel 1914 e morto nel 1994: di lui riparleremo a proposito della penna a sfera usa-e-getta. La lapide posta nel 1994 dal comune di Torino sulla
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lui a perfezionarla e a brevettarla quattro anni dopo. Così va il mondo.
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(1922-1999), per caso anche lui a Washington per una conferenza. “Molto interessante!”, fu il commento di Schawlow. Tornato in California, Townes
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All’origine della radio c’è Michael Faraday. Sì, ancora lui. E la sua scoperta dell’induzione elettromagnetica compiuta nel 1831. In quell’anno il
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trasmettere, a partire dall’11 dicembre, i tre punti della lettera S dalle 11,40 alle 14,40, ora locale. Lasciamo la parola a lui stesso: “Era passato appena
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insieme. I suoi rivali non avevano mai superato i cento metri di distanza, lui ha attraversato l’Atlantico con segnali telegrafici. Alla radio in voce
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contendersi l’invenzione della lampadina ci sono anche l’inglese Joseph Swan e l’italiano Alessandro Cruto, nato anche lui nel 1847 come Edison (e
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Il transistor ha tre padri. William Shockley, ucciso nel 1989 da un tumore, era il più estroso: si deve a lui l’idea di costruire un amplificatore
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superiorità intellettuale della razza bianca su quella negra, secondo lui dovuta a precisi fattori genetici. Proprio perché mentalmente inferiori, i negri, per
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il suo meccanico Alfred Vail, e anzi pare che sia stato proprio lui a suggerire il codice a linee e punti. Fu Miss Ellsworth, figlia del direttore dell
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Anche Swan aveva optato per un filo di carbonio, e naturalmente neppure lui ottenne risultati soddisfacenti. Della sua lampadina è rimasto (sempre
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fatto che spesso comunicazioni di affari a lui destinate (era un impresario di pompe funebri) venivano per errore inoltrate ai suoi concorrenti
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eventuali messaggini che nel frattempo sono rimasti parcheggiati presso di lui.
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Precursore delle invenzioni deboli (e mobili) fu il walkman. Ora è finito anche lui nel cimitero dei tecnosauri. Ma per un ventennio ha fatto furore
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per facilitare lo scambio di dati e di idee: era stato lui, nell’agosto 1962, il primo a collegare due calcolatori al Massachusetts Institute of
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atomiche per inventare un nuovo tipo di orologio. A lui interessava generare frequenze stabili e confrontarle tra loro con estrema precisione. Il
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Ryle. E con lui si estinse.
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, ha l’aspetto di un disco metallico spesso 9 centimetri e largo 40. Basta liberarlo per casa e lui fa il resto muovendosi da una stanza all’altra
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1891 dall’ingegnere americano Whitcomb Judson, morto nel 1909 alla bella età di 97 anni. Lui la chiamò “chiusura a gancio” perché era costituita da una
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è stata a lungo attribuita all’ingegner Gustave Eiffel in quanto la celebre torre da lui realizzata a Parigi per la grande esposizione del 1889 ne
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Sei anni dopo, nel 1986, si giunse a concludere che il fattore da lui ipotizzato era il monossido di azoto grazie agli studi dell’onduregno Moncada
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e tasso di umidità. Fu lui a coniare l’espressione “aria condizionata”. I condizionatori a pompa di calore possono funzionare a doppio senso
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Domenico Ghigliano, anche lui farmacista come Walker, introdusse altri perfezionamenti.
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Angers. Il padre era un funzionario del demanio, un suo parente era il noto orologiaio Antoine Gaudron, con bottega a Parigi. Da lui Papin poco più che
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, chiesero per telefono che ne inviasse un campione alla società Tate & Lyle che intendeva “saggiarlo”, ma lui capì “assaggiarlo” e volle fare questa prova
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