diffusione del linguaggio figurativo fra Tre e Quattrocento. Vi si sottolineava come le Alpi non fossero state una barriera invalicabile, ma al
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fondazioni monastiche e vivaci città mercantili. La mostra di Trento abbracciava per intero questo ampio paesaggio figurativo, che si estendeva dal Piemonte
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I Salimbeni hanno lasciato il loro capolavoro ad Urbino, sulle pareti dell’Oratorio di San Giovanni Battista. Il dettaglio figurativo qui riportato
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spazio figurativo, ma è modulato in modo da alludere ad uno spazio naturalistico. Si guardi, ad esempio, la stella che ha guidato i Magi sulla via per
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cortese, fondendosi nell’indiscutibile unità stilistica di un linguaggio figurativo di eccezionale qualità e lucida coerenza.
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figurativo del Gotico cortese, l’altra, quella masaccesca, decisamente improntata alla grande rivoluzione culturale e figurativa del primo Rinascimento
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sinuose cadenze che si riverberano nelle ampie falde del panneggio: tutti elementi che ci parlano di un linguaggio figurativo di transizione tra le
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innovativa che è presente in Masaccio. Masolino aggiorna la sua cultura figurativa, assimilando alcuni caratteri del linguaggio figurativo del suo più
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Per esemplificare come meglio non si potrebbe l’irriducibile diversità tra il linguaggio figurativo di Masaccio e quello di Masolino, non c’è manuale
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significativi, in cui lo spazio figurativo è organizzato in base ai canoni prospettici messi a punto da Filippo Brunelleschi e divulgati dal
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linguaggio figurativo senese che gli era estraneo e distante -, limitandosi ad inserire le proprie figure, la cui cifra stilistica è squisitamente
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, che conferisce una drammatica concisione al racconto figurativo. La sua formella è spartita orizzontalmente, in modo netto, dallo spartiacque centrale
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non ne intacca i fondamenti che sono ancora tardogotici, l’altro ne ricava stimoli a reimpostare ex novo la sintassi stessa del proprio stile figurativo.
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colori attraverso il processo di rifrazione della luce e attenua i contorni degli oggetti più lontani. Anche nel mondo figurativo fiammingo, pur così
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Ci sono poi un buon numero di esagoni che inquadrano teste di qualità assai più elevata e che appartengono al più tipico repertorio figurativo della
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riflettuto e recepito le indicazioni del filosofo tedesco volte a «intrappolare la durata» nello spazio figurativo, ovvero ad evocarla in maniera implicita
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figurativo, definirà non a caso i quadri del Caravaggio «historie senza attione». Una definizione che non sempre è stata bene intesa dalla storiografia
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quadri di storia nutriti di nobili messaggi edificanti. In particolare, egli propone come modello figurativo e «bella invenzione» cui ispirarsi il
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direttamente alla scultura classica. Inoltre, sia i Pisano ed Arnolfo di Cambio che Giotto aggiornarono il loro linguaggio figurativo, già rigenerato dal
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