altri 50 sono diventati elio. Questo processo comporta l’emissione di elettroni, cioè di radiazione beta. Ecco perché il trizio è radioattivo e ha vita
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Più precisamente, le molecole si formano quando atomi diversi mettono in comune alcuni dei loro elettroni. Nel caso dell’acqua, l’idrogeno ha un solo
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elettroni che possano essere eccitati dalla radiazione a più piccola lunghezza d’onda. Così l’energia, anziché scaricarsi sulle nostre cellule, viene
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per la maggioranza degli utenti: laser, cristalli liquidi, acceleratori di elettroni, microprocessori e immateriali algoritmi per trattare i segnali
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Questo risultato si raggiunge bersagliando con fotoni gli elettroni esterni di particolari molecole (rubidio, anidride carbonica, elio-neon...) in
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Il flusso di particelle emesso dal filamento è, per l’appunto, un flusso di elettroni, le particelle elementari con carica negativa, scoperte poi da
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elettronica disegnata da un sottile pennello di elettroni focalizzati per mezzo di un forte campo magnetico su uno schermo reso luminescente da uno
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Lo schermo dei vecchi televisori è il tubo catodico. In esso un pennello di elettroni (particelle con carica elettrica negativa) spazza il lato più
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Possiamo immaginare l’elettricità come un flusso di particelle cariche, gli elettroni. Il flusso incontra tanta più resistenza quanto più piccolo è
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cavo ottico, mantenendola intrappolata così come gli elettroni corrono in un filo di rame. La quantità di informazione che può passare nelle fibre oggi
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anidride carbonica e una molecola di idrogeno; questa, spezzata nei due atomi che la costituiscono, fornisce l’energia cedendo gli elettroni in un materiale
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(cioè basati sullo spin, il moto di rotazione, degli elettroni), computer biologici che puntano a utilizzare la molecola del DNA.
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tensione della corrente facendo emettere al catodo un flusso costante di elettroni. Questi eccitano gli atomi del vapore di mercurio contenuto nel tubo
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L’orologio atomico fu perfezionato nel 1955 in Gran Bretagna adottando come oscillatore l’atomo di cesio. Gli elettroni esterni di questo elemento si
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fotoelettrico, cioè l’emissione di elettroni da parte di certi metalli quando venivano illuminati. I materiali usati nella giunzione dei diodi a
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Applicando una tensione agli elettrodi, si iniettano cariche elettrice positive (buche) e negative (elettroni) attraverso lo strato organico attivo
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nucleo fosse grande come una mela, gli elettroni che lo circondano si troverebbero a un centinaio di metri. Ma allora perché i corpi non si compenetrano
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Consumato il divorzio tra interazione debole e interazione elettrica, lo scenario si evolve rapidamente. Dall'energia si formano i quark ed elettroni
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elettroni.
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La scoperta degli elettroni è alla base della comprensione delle reazioni chimiche: gli atomi formano le molecole mettendo in comune i loro elettroni
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evidente. Ma occorre arrivare al 1898 e all'inglese Joseph John Thomson (1856-1940) perché gli elettroni vengano individuati sperimentalmente. Thomson ne
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Possiamo dire di sapere ormai tutto sugli elettroni e sulla forza elettrica?
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Limitiamoci a osservare che in profondità, sotto gli elettroni, si annida tuttora qualcosa di misterioso. Qualcosa che la ragione non comprende fino
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condizioni limite gli elettroni si comportano non come se avessero una carica unitaria ma come se avessero carica elettrica 1/3, e questo apre nuovi
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Nel magnetron il catodo, un filo incandescente, emette elettroni al centro del dispositivo, che ovviamente è sotto vuoto. Un magnete permanente
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televisori a tubo catodico è un acceleratore di elettroni, cioè di particelle subatomiche, simile a quelli usati dai fisici per indagare la struttura
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tempo nel quale non si conosceva l’esistenza né degli elettroni né dei protoni. Dopo un lungo dibattito, nel 1903 Arrhennius ebbe il premio Nobel per
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