Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: segnale

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Le macchine invisibili: scienza e tecnica in tre camere e cucina

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Piero Bianucci 35 occorrenze

suono e la trasformazione del suono da segnale analogico a segnale digitale (o numerico, come sarebbe meglio dire: digitale viene da digit, numero in

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riproduzione una fotocellula ritrasformava in segnale elettrico e quindi in dialoghi e musica i chiaroscuri della colonna sonora. Il sistema era dunque di tipo

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corrispondente corrente elettrica, che amplificatore e altoparlanti traducono poi in segnale acustico. Possiamo quindi dire che le sinuosità del solco sono

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Più in generale, un segnale è «analogico» quando segue con continuità un fenomeno fisico qualsiasi. Per esempio la lancetta di un orologio a molla

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, se vi penetra dà un segnale. Si eliminano così eventuali disturbi e il logorio del disco dovuto al contatto con la puntina: il disco, che insieme con

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, corregge gli errori di lettura (almeno entro certi limiti) applicando algoritmi più o meno raffinati e trasforma il segnale digitale in una corrente

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Se si sta ai dati tecnici dichiarati, il salto di qualità dagli LP (Long Playng) ai CD è nettissimo: il rapporto segnale/disturbo supera i 90 dB

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mila bit al secondo a 128, 256 e 384 mila bit, da confrontare con il milione e 440 mila bit al secondo del CD. La compressione del segnale può andare

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potenza spesso sono formati da un intreccio di esili fili d’argento: dato che il segnale elettrico scorre in superficie (per il famoso effetto pelle

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Cruciale è il ruolo delle casse acustiche, nelle quali il segnale elettrico si trasforma di nuovo in suono, cioè in onde di pressione dell’aria. Un

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terra, facendo altrettanto per l’apparecchio ricevente. Così era come se il segnale radioelettrico si trasmettesse tra le armature di un gigantesco

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volte ed estrarne voci e suoni, cioè il segnale di bassa frequenza. Alla selezione provvede in parte anche l’antenna, che a seconda delle sue

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vari tipi di valvole termoioniche per amplificare il segnale, John Logie Baird riuscì a trasmettere - via cavo, non ancora con onde radio - una piccola

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di canali. Non cambiano antenna e televisore ma occorre un decodificatore del segnale. Uno speciale telecomando permette di interagire con i

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un canone a seconda di ciò che si vuole vedere e occorre un set-top-box per decodificare il segnale. Telecom, Infostrada, Tiscali e Fastweb sono gli

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: il ricevitore provvede ad amplificare il segnale, che tra il tetto e il vostro alloggio si attenua di 20 decibel, la differenza tra il rumore di un

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stazioni ripetitrici in orbita, e quindi di raggiungere con il segnale radio-televisivo qualsiasi luogo del mondo. L’orbita più preziosa per le

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una forte corrente in uscita dal collettore: cioè, in pratica, una amplificazione del segnale. L’amplificazione può andare da una trentina a qualche

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nanometri (il colore rosso corrisponde a radiazione di circa 6500 nanometri). Il segnale è modulato a impulsi tra 20 e 70 cicli al secondo. Su distanze

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primitivo di “modulazione” del segnale secondo un codice convenuto.

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a ricostruire il percorso del messaggio visivo. Il primo falò fu acceso sul monte Ida, alto 1766 metri, non lontano dalla città espugnata. Il segnale

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stazioni distribuite a circa 9 chilometri l’una dall’altra. Un singolo segnale poteva essere trasmesso da Parigi a Lione, attraverso 116 stazioni, in 20

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barriere linguistiche e rimane il segnale più chiaro in difficili condizioni di trasmissione e di propagazione del segnale”.

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Graham Bell ed Elisha Gray brevettarono indipendentemente, a poche ore l’uno dall’altro, un ricetrasmettitore in cui il segnale era amplificato da una

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’amplificazione del segnale lungo il percorso. L’aumento dei circuiti detti “virtuali”, e infine, in modo decisivo, con la trasmissione in alta frequenza, anche

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distanza, affievolendo il segnale, impedisce l’interferenza. L’utente in movimento passa da una cellula all’altra e altrettanto può fare il suo

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diffusione del segnale.

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qualche chilometro. Ma si può fare meglio misurando i tempi di ritardo del segnale nel tragitto tra telefonino e stazione radio base. In questo modo la

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quando non stiamo comunicando, il nostro apparecchio ogni qualche decina di secondi invia alla stazione radio base più vicina un segnale che in

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segnali digitali prima di trasmetterla e di riportare alla forma analogica, e quindi in forma vocale, il segnale digitale ricevuto. In queste operazioni

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volte al giorno si accende per un minuto e capta un segnale orario trasmesso da Darmstadt, un sobborgo di Francoforte. Esistono anche orologi da polso che

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al ritmo costante di 9 miliardi 192 milioni 631 mila 770 volte al secondo e pilota con estrema precisione un segnale a microonde della stessa

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” risale al 1866 ma solo il segnale della Rai (fornito dall’Istituto Elettrotecnico Nazionale “Galileo Ferraris” di Torino, ora assorbito nell’INRIM) ha

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metallico (per esempio un aereo o una nave), subisce una riflessione. Misurando il tempo intercorso tra l’emissione e il segnale di ritorno è possibile

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dolorose che abbiamo in bocca ma anche su altre parti del corpo: la proteina cambia forma e trasmette al cervello un segnale di allarme.

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