Pur essendo consapevole della rivoluzione prospettica che si era affermata a Firenze (di cui sicuramente aveva una conoscenza, non sappiamo se
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Se analizziamo questo dipinto sotto il profilo della spazialità, ne risulta che la sua composizione non obbedisce ad una logica prospettica rigorosa
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mostrare il proprio valore gli artisti moderni avevano a disposizione la scienza prospettica e la perizia nel disegno e nell’uso dei colori: una
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Per concludere questo capitolo in cui abbiamo messo a confronto i caratteri del Gotico cortese con quelli della rivoluzione prospettica avviata in
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assenza di profondità prospettica, a ergi ne allarga le sue braccia e due santi che l'affiancano, in secondo piano, so levano le estremità del suo
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rispetto alla tavola di Hans Clemer, comunque, deriva dalla rigorosa impostazione prospettica del dipinto, dall’asciutta nudità strutturale di quel manto
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voluto esibire tutta la sua maestria prospettica, rappresentandolo in scorcio dal dietro, con la difficoltà supplementare di mostrarcelo inclinato verso
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costruzione prospettica, ancora sostanzialmente empirica, da quella che verrà codificata a Firenze, ad inizio Quattrocento, da Filippo Brunelleschi. Quest
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colonnine dorate della cornice lignea, il pittore ha reso più credibile la finzione prospettica, che spartisce la scena in tre spazi distinti ma
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ed elaborate. In questo caso, tuttavia, può essere legittimo parlare di evoluzione della pratica prospettica. Dopo l’abbandono dell’illusionismo greco
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Tutti questi virtuosismi spaziali sembrano davvero preannunciare l’imminente rivoluzione prospettica brunelleschiana. Ma non è certamente un caso se
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allontanano dal primo piano e rendendo in tal modo verosimile l’illusione di profondità prospettica. La figura di Cristo torna altre due volte in
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Siamo dunque di fronte ad una scena in cui l’organizzazione prospettica dello spazio è utilizzata non solo in funzione compositiva, per rene eie
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organizzazione spaziale e prospettica della sua composizione, questo affresco non è solo un’esplicita testimonianza del disinibito nepotismo pontificio, di
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deformato dall’audace resa prospettica sconcerta ancora lo spettatore moderno e a maggior ragione avrà sorpreso e sconcertato i contemporanei di
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prospettica realizzata a Roma da Borromini nel Palazzo Spada Capodiferro in pieno XVII secolo (fig. 118). Si tratta di un colonnato che in realtà è di
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del Quattrocento prospettico. Con questo coro, Bramante ci mostra un esempio di accorto impiego della finzione prospettica in architettura
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Un esempio che fece scuola nel campo della finzione prospettica applicata Fig. 116. Andrea Mantegna, Cristo morto, 1475-80 ca., Milano, Pinacoteca di
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po’ dappertutto le sue spettacolari invenzioni scenografiche. Uno degli exploits più curiosi e rappresentativi dell’abilità prospettica di padre Pozzo
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divulgare la teoria e la pratica prospettica messe a punto da Brunelleschi, cui non a caso Alberti dedicò il suo testo.
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prospettica si fonda su presupposti ottici che rispecchiano le convinzioni medievali sul funzionamento dell’occhio umano. Secondo tali teorie, oggi
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tenderebbe a curvarsi sotto il proprio peso, compromettendo la precisione della rappresentazione prospettica.
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ricerca di precisione nella costruzione prospettica fu praticata soprattutto nella prima fase della «scoperta della prospettiva», ed in seguito, solo, o
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a punto di un metodo rigoroso di rappresentazione prospettica affonda le sue radici in un contesto sociale, economico e culturale caratterizzato da
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’artista entrava all’interno della camera e, seduto sul ripiano, ricalcava sul foglio la proiezione prospettica capovolta del soggetto riflesso sullo
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azzurrini o violacei, i profili dei corpi e degli oggetti si addolciscono e perdono di nettezza. In poche parole, la distanza prospettica produce una
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Parlando di protagonisti della rivoluzione prospettica toscana non si può non accennare a Paolo Uccello, la cui passione per la rappresentazione
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Dalle opere di Paolo Uccello traspare questa scelta di privilegiare la rappresentazione prospettica sopra ogni cosa, esibendo complicati virtuosismi
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prospettica, dalle due pareti laterali, la cui proiezione in profondità è bloccata dalla parete di fondo, e dal pavimento a mattonelle quadre, espediente
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sfaccettate, per mettere alla prova la propria paziente perizia prospettica. Forme come il mazzocchio, un grosso cerchio rigido rivestito di panno che all’epoca
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Quest’ultima affermazione ci mostra un Vasari sostanzialmente critico nei confronti di questi eccessi di virtuosismo e pedanteria prospettica
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un tono fiabesco e irreale. Credo che gran parte di questa sorta di irrealismo magico sia determinato proprio dall’«ossessione» prospettica di Paolo
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effetti, divenne uno dei più caratteristici banchi di prova della perizia prospettica, prestandosi a rendere con incisiva efficacia ottica arditi
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sostituite da una veduta prospettica, dipinta su un unico fondale di tela.
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La scenografia prospettica cinquecentesca è frutto del clima di fervore umanistico con cui si cercò di resuscitare il teatro all’antica, imitandone
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delle porte della scenae frons. Proprio come il coro bramantesco di Santa Maria presso San Satiro o la Galleria prospettica del Borromini, questa veduta
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dalla contemporanea pratica prospettica, abbia interpretato la scenae frons in maniera del tutto impropria. Nel teatro antico, infatti, la scena a
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le quinte di una veduta prospettica. Nell’incisione illustrativa (fig. 155) vediamo sia la pianta che uno spaccato del teatro. Al centro della Fig
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Nella seconda metà del Cinquecento la veduta prospettica fissa fu sostituita da uno scenario mutevole, ovvero da scene che cambiavano a vista davanti
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Questo disegno (fig. 159) è una scenografia prospettica realizzata da Baldassarre Lanci per una commedia, La Vedova, allestita in Palazzo Vecchio nel
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obbedisce ad una logica scenografico-prospettica: esso, infatti, costituisce il baricentro e il fuoco prospettico della piazza, spettacolarmente
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illustrative (fig. 164). Piero analizza l’anatomia del corpo umano, individuandone i rapporti proporzionali ideali e mostrandone la proiezione prospettica da
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forme e della gamma cromatica, un approccio che Roberto Longhi ha definito «sintesi prospettica di forma e colore». Il colore, in Piero, è sempre
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politico, ma se mai di un quadro dimostrativo: la folgorante, quasi provocatoria, dimostrazione di una maestria prospettica e luministica che a quell’epoca
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supremazia prospettica, che Piero volle forse portare con sé alla corte di Urbino. Per far vedere di che cosa lui, e lui solo, era capace.
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narrativa, senza modulare in termini di esatta distanziazione prospettica i diversi «istanti» del racconto. Il metodo della «narrazione continua» non
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Quest’uso della distanziazione prospettica come «vettore spazio-temporale» assume una chiarezza davvero emblematica in un ben noto dipinto dell
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una scena e l’altra non solo attraverso la dislocazione spaziale e un’accorta distanziazione prospettica, ma anche usando i gesti e gli sguardi dei
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dei più irrequieti e audaci esponenti. Uno sperimentalismo che mette in crisi anche l’ormai tradizionale organizzazione prospettica dello spazio
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sé, proprio nella Firenze dei primi anni del XV secolo, quella rivoluzione prospettica brunelleschiana che ne avrebbe messo in crisi i presupposti per
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