Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La storia dell'arte

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Pinelli, Antonio 50 occorrenze

gli avvenimenti artistici, sforzandosi di collocarli nel contesto temporale nel quale sono stati concepiti e per il quale, in via privilegiata, sono

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Come accade spesso nella cultura figurativa del Gotico cortese, nel Ciclo dei Mesi il gusto per l’eleganza sofisticata e per un mondo da favola s

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Nel ciclo di Trento troviamo tanti altri gustosi episodi narrativi, caratterizzati da dettagli insoliti e descritti con acuto senso dell’osservazione

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Brescia, nel Broletto, e poi ancora nel Palazzo Ducale di Venezia, intento a realizzare assieme a Pisanello un ciclo di affreschi che andò distrutto nel

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sparendo nel corso del Quattrocento e del primo Cinquecento. Uno degli ultimi artisti ad adoperarla copiosamente fu il Pinturicchio, che proprio per

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Tommaso di ser Giovanni detto Masaccio nacque a San Giovanni Valdarno nel 1401 e morì a Roma a soli ventisette anni, nel maggio 1428. Il suo è uno

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parietali oggi conservate nel Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo Fig. 101. Il cubiculum della Villa di Boscoreale (Pompei), seconda metà del I sec

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come antesignani gli scultori Nicola e Giovanni Pisano ed Arnolfo di Cambio, ma che trova il suo maggior protagonista nel campo della pittura nel

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Nei manuali correnti è dedicata scarsa attenzione al variabile ruolo sociale attribuito agli artisti nel corso dei secoli, in base alla rilevanza che

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convergono tutte le linee di fuga della composizione, alludono, probabilmente, alle virtù di un papa e di un casato che portavano impresso nel proprio nome e

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’architettura, ma soprattutto nel campo della scenografia teatrale. Fra i più noti esempi di trompe-l’œil architettonico merita di essere ricordato la Galleria

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funebri di Michelangelo Buonarroti, morto nel 1564. All’Accademia delle Arti del Disegno, il cui vero ideatore e massimo protagonista fu il pittore

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, dedita a riconquistare la fede delle masse non solo in Europa, ma anche in Asia e nel Nuovo Mondo, in particolare nel Centro e nel Sud America

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Nel Seicento, Roma fu il principale laboratorio e centro d’irradiazione in tutta Europa della grande decorazione barocca, caratterizzata dai più

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’alba del nuovo secolo, nel 1401: il concorso per assegnare l’incarico di esecuzione della seconda porta del Battistero (la prima era stata realizzata da

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con la morte nel cuore, obbedisce, porta l’ignaro giovinetto su un monte ed è sul punto di pugnalarlo sull’ara, quando un angelo ferma la sua mano

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dimostrazione del fatto che già nel mondo greco si venisse affermando una considerazione degli artisti che contrastava nettamente con la loro

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virtuosismi e sorprendenti trompe-l’œil, come si può vedere nel più celebre di questi Studioli intarsiati, quello di Federico da Montefeltro nel Palazzo Ducale

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Nonostante gli accenni di Vitruvio di cui abbiamo detto, oggi si ritiene che nel teatro classico questo tipo di scenari dipinti avesse un valore

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Il Teatro Olimpico è rimasto un unicum nel suo genere, un episodio isolato che, però, è indicativo di come l’architettura rinascimentale, fuorviata

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nostri maestri scenografi e costumisti, attivi tanto nel teatro quanto nel cinema e nella Tv, ai direttori della fotografia e ai tecnici della luce, o ai

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Questo disegno (fig. 159) è una scenografia prospettica realizzata da Baldassarre Lanci per una commedia, La Vedova, allestita in Palazzo Vecchio nel

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La complessità del discorso prospettico di Piero emerge nel suo trattato De prospectiva pingendi, del quale vediamo una delle tante tavole

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di organizzare una crociata contro i Turchi che, com’è noto, nel 1453 avevano conquistato Costantinopoli abbattendo definitivamente l’impero romano d

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Come si vede, il prodigio non sta tanto nel metodo o in questa capacità di orientamento, quanto nell’ampiezza e precisione della mappa immagazzinata

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Nel 1446, fra’ Giovanni da Fiesole si trovava a Roma al servizio di papa Niccolò V, per il quale dipingeva, tra l’altro, la cappella «parva et

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Nel 1482 l’Opera del Duomo contattò un pittore umbro perché completasse gli affreschi, Piermatteo da Amelia, ma l’operazione non andò in porto, così

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La Cappella di San Brizio è coperta da una volta a crociera in due campate (figg. 167-168). Nel giugno del 1447 l’équipe dell’Angelico cominciò la

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De Marchi, nel catalogo Pittura di luce. Giovanni di Francesco e l’arte fiorentina di metà Quattrocento (a cura di Luciano Beliosi, Milano 1990

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avere un peso rilevante nel successivo dibattito sulle teste orvietane. Nel 2002, infatti, la discussione si riaccese a seguito di una mostra dedicata

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Ma prima di approfondire questo tema, passeremo in veloce rassegna i principali espedienti usati dai pittori e dagli scultori, nel corso del Medioevo

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, Domenico Ghirlandaio, Luca Signorelli e Bartolomeo della Gatta, fu chiamata da Sisto IV a decorare le pareti della Cappella Sistina nel Palazzo

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Nel corso del XVII e del XVIII secolo s’infittisce la discussione teorica sul tema delle «arti sorelle», ovvero sui rapporti tra arti della parola e

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Perseo trionfante (tav. 17c), un’opera che lo scultore completò nel 1801 e che, dopo essere stata in predicato per essere esposta a Milano, nel Foro

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Dopo un lungo periodo di eclisse nel corso del Medioevo, interrotto solo dalla presenza di qualche ricettario che costituisce il più evidente

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, ékphrasis (plurale: ekphràseis). La tradizione dell’ékphrasis risale nientemeno che ad Omero, il quale, nel XVIII libro dell'Iliade, dedica parecchi

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stato di conservazione e le trasformazioni da essa subite nel corso del tempo, ma anche le caratteristiche e le proprietà chimico-fisiche dei materiali di

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perpetua nel topos dell’artista saturnino, malinconico, la cui predisposizione ad operare è di carattere ciclotimico, nel senso che alterna stati di

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Nel Quattrocento ritroviamo una tipologia simile di vedova afflitta in un’illustrazione di un poema trecentesco in terza rima del toscano Fazio degli

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Nel Cinquecento, come abbiamo visto, si affermò l’immagine allegorica della Malinconia, di cui Dürer ha tracciato il tipo iconografico più

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Nel prosieguo del suo discorso sulla «pittura di storia» Alberti esemplifica ciò che intende a proposito dell’articolazione dei membri in un istoria

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Nel suo De pictura Leon Battista Alberti indica la pittura di «istorie» come il più elevato genere pittorico e istituisce un implicito paragone tra l

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capolavoro pointilliste che Henri Matisse concepì proprio quando trascorse nel 1904 un’estate a Saint-Tropez ospite di Signac, e che quest’ultimo volle

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Anche per le etichette storico-artistiche, come per le opere d’arte, può essere quanto mai istruttivo ripercorrerne le alterne fortune critiche nel

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Per esemplificare la compresenza in uno stesso periodo cronologico di tendenze stilistiche diverse, anzi, addirittura contrapposte, tratteggeremo nel

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significativo a questa evoluzione in senso naturalistico della raffigurazione anatomica, attingendo ai modelli figurativi d’Oltralpe: nel Crocifisso di

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Con Giotto questo progressivo abbandono degli stilemi astratti in favore di un nuovo naturalismo diviene un fatto compiuto: nel suo celebre

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spoglie per evitare distrazioni ai fedeli, che dovevano concentrarsi nel loro rapporto con Dio e seguire con attenta devozione le cerimonie liturgiche

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Nel Cristianesimo delle origini convivono due radici storiche ben precise: quella giudaica, che com’è noto è assolutamente contraria alla

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Un edificio italiano tipicamente flamboyant è il Duomo di Milano (fig. 71), che fu cominciato nel Trecento inoltrato e concluso nell’Ottocento, ma

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