Per esemplificare questa svolta nelle arti figurative è pressoché inevitabile soffermarsi su un evento cardine che si svolse a Firenze proprio all
critica d'arte
Pagina 166
rappresentazione dello spazio basata su principi e pratiche figurative diverse da quelle prospettiche.
critica d'arte
Pagina 176
secoli precedenti. Uno dei maggiori protagonisti di questa fertile contaminazione di culture figurative fu l’artista olandese Gaspar van Wittel, detto
critica d'arte
Pagina 177
da alcuni consiglieri e notabili urbinati. Ma è un’ipotesi da tempo tramontata, tanto più che le convenzioni figurative quattrocentesche impedivano
critica d'arte
Pagina 206
della similitudine tra arti figurative e letteratura che stava molto a cuore agli artisti del Rinascimento, impegnati ad emanciparsi dalla condizione
critica d'arte
Pagina 227
e dei primi secoli dell’età moderna, per forzare i limiti narrativi delle arti figurative e intrappolare, nello spazio, una porzione di tempo.
critica d'arte
Pagina 228
Il problema delle differenze tra arti figurative e arti della scrittura cominciò ad affacciarsi timidamente nelle riflessioni teoriche sei e
critica d'arte
Pagina 228
rappresentare un soggetto letterario forzando i limiti sincronici delle arti figurative, ebbe un’eco immediata anche presso gli artisti. Ed infatti i
critica d'arte
Pagina 228
rivoluzione industriale, rappresentò di fatto l’irruzione della meccanizzazione, e dunque dell’industria, nel campo delle arti figurative. Fino ad allora il
critica d'arte
Pagina 24