cortesia e quelle dell' onestà, ed invado un campo estraneo al mio lavoro. Torniamo alle inezie: La fidanzata non accetta nessun dono; tutt'al più, se i
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occupazione, continuamente interrotta da dolci improvvisate. Tutti i parenti le mandano, o le portano un dono. Lei non ha che da accettare, ringraziare
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, d'una festa di famiglia, per offrire in dono alla sposa un oggetto che avrebbe dovuto provvederle. Il farne l'osservazione sarebbe addirittura
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giovinotto.Due mesi dopo le faceva il primo dono da sposo; un braccialettino d'oro niellato sul quale era inciso il proverbio: "È meglio imbattersi che
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era compensato da un uso strambo, il quale dava diritto a ciascun invitato di togliere tre pietanze dalla mensa e mandarle in dono ai propri amici
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trattenimenti, degli argomenti degni d'esser meditati in silenzio.» Lo spirito è il dono più pericoloso che la sorte possa fare ad una signora. È come quei
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compenso, la padrona di casa deve mandargli un dono a titolo di ringraziamento.
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mutare arbitrariamente il dono, tanto più se si tratta d'una madre di famiglia, che ha già ricevute tante coppe quante sono i suoi figli, e non può
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salute. E le feste solenni portino il dono della nonna ai nepoti, ai figli, alle nuore, alle giovani amiche. E sia accompagnato da parole d'affetto
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. Un dono poi li offende addirittura, lo rifiutano, o lo accettano come per forza e di mala grazia, poi lo ricambiano troppo presto e con ostentazione
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deve mai ne domandare un giocatolo nè accettare un dono qualsiasi da un altro bambino, e neppure rispondere: «Se la mia mamma e la tua lo permettono
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l'aria di contare i quattrini; ma un dono bisogna vederlo ed ammirarlo molto, e dichiararlo magnifico, fosse pure miserabile e di cattivo gusto: e
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. Ed infatti, dacchè quello è il primo dono che le deve offrire lo sposo, se l'ha gia portata fin allora, non le fa più quell'impressione nuova; non è
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portava in dono una coperta di broccato giallo: — Che cosa significano queste erbacce? — chiese osservando il nuovo ornamento della casina. Poi raccontò
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E offersi in dono cinque ombrelli rotti, perché imparassero subito la professione. Piuma e Massimo sono ombrellai nati. Nessun altro ombrellaio sa
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Accademia della crusca
