, priva la mandataria della legittimazione ad agire quale impresa capogruppo (ossia per l'intero credito dell'ATI verso l'appaltante) e dall'altro, le
atta ad armonizzare i due periodi dell'art. 95, comma 2, del D.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554 è quella di ritenere che la capogruppo debba possedere
completamente depotenziata, mantenuta in vita al solo fine di consentire un travaso delle perdite fiscali pregresse nella capogruppo.
Nella fusione della capogruppo il regime consolidato continua ma senza le perdite pregresse
L'incorporazione della società capogruppo ad opera di un soggetto esterno al perimetro di consolidamento non pregiudica "ex se" la continuazione del
consolidato fiscale nazionale. Ad avviso dell'Agenzia, il carattere "procedurale" dell'art. 122 del T.U.I.R. impedisce alla capogruppo di operare rettifiche di
, senza quindi essere ricondotti a tassazione, quali dividendi, nel paese di residenza della capogruppo.
Relativamente ad una fusione per incorporazione di una società capogruppo con altra società capogruppo, entrambe aventi in essere con le proprie
Può accadere che una società operativa in un paese a fiscalità ordinaria sia posseduta dalla capogruppo italiana per il tramite di una "subholding