Tit diventò pallido e chiese, con un fremito delle labbra: — Chi ha parlato? — Io no, — mormorò Caterinuccia. — Neanch'io, — strillò la solita voce
paraletteratura-ragazzi
, chinandosi sul suo ottimo e unico amico, chiamò singhiozzando: — Massimo! Massimo! — Ehi, stupido! — rispose Massimo a bassa voce. — Non capisci che
paraletteratura-ragazzi
— Tit, piangi? — Che? Hai sognato! — rispose la voce adirata di Tit. — Continua a dormire! E Caterí si addormentò, finalmente. Sperava di sognare
paraletteratura-ragazzi
Pagina 32
sulla tavola verde, gridò cantando: — Fante, cavallo e re! — Re degli straccioni — rispose chi sa di dove una voce, con l'aria di prendere in giro.
paraletteratura-ragazzi
Pagina 38
assalirti, — disse con voce piú mite, — ma soltanto per saccheggiare il castello di questa stupidissima Signora del Pineto, che si dà tante arie. Sono
paraletteratura-ragazzi
Pagina 41
di voce. — No, io, — gridò con aria di comando la Signora del Pineto. Caterí pianse piú forte, ma non ebbe l'audacia di rispondere. La Signora del
paraletteratura-ragazzi
Pagina 45
Principessa delle Querce, — disse Tit a voce bassa. Caterí non aggiunse nulla. Aveva osservato che la voce di Tit tremava nel dire quel nome. Egli
paraletteratura-ragazzi
Pagina 50
regalò questa trombetta d'argento che suonava una canzone dolce, ma una sola, con una voce che sembrava la sua. Adesso ha preso freddo e non suona piú. E
paraletteratura-ragazzi
Pagina 52
pietre in un forno, e ci faceva l'oro. — Poverini! Cosí é la vita! — esclamai, con voce profonda. E li invitai a colazione nel mio ricco palazzo tutto
paraletteratura-ragazzi
Pagina 92
che visitano il castello, la sua solita canzone: — Bugiardi e ladri! Bugiardi e ladri! Sentendo quella voce misteriosa, Piuma lasciò cadere il
paraletteratura-ragazzi
Pagina 93
patatine e due tavolette di cioccolato. La verifica di Aldo (la maestra l'ha letta ad alta voce) è stata questa: L'uomo entrò nella casa sulla testa
paraletteratura-ragazzi
chiamare da lontano. È la voce di Maristella. Mi giro e vedo la sagoma inconfondibile di Nerone che mi corre incontro. Racconto a Maristella del ritrovamento
paraletteratura-ragazzi
pantaloni di Luca). Ho avuto per tutto il tempo nelle orecchie un ritmo bello e triste, come la voce di un tamburo antico. Ho rallentato e ho pedalato a
paraletteratura-ragazzi
- Andiamo? — urlo nel citofono senza scendere dalla bici. - Dove? — gracchia la voce di Maristella nel microfono. - A trovare Aziz. Non si era già
paraletteratura-ragazzi
inconfondibile voce nasale. Ho pensato ad uno scherzo. - Nel gabinetto, naturalmente — ho risposto ridendo - e tu? - Non sei forse tu che fai la pipì per le
paraletteratura-ragazzi
sentire il sorriso nella tua voce. Mi dice anche: - Parla lentamente, ma pensa con rapidità.
paraletteratura-ragazzi
gli scaffali. Poi la voce fredda di una commessa prende il posto della musica e awerte che il supermercato sta per chiudere. La festa è finita. Sistemo
paraletteratura-ragazzi
Pagina 61