venire qui? piange sempre, la povera Rosetta. — Oh, Rosettina mia! — gridò Caterí scoppiando a piangere. — Me l'ero quasi dimenticata. Ma ora abbiamo
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, oltre alla sedia, un tavolino con due piatti e un fornello. Poi c'è la casa di legno dove un tempo dormiva la povera gallina che è morta. Potete
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, - disse Caterí, - non capisce nemmeno quello che le hai detto. La povera Bellissima piegò la testa in avanti, offesa. Rosetta si mise lo scialle e il
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- Che cosa faresti se non venisse? - No. - Stupida! Stupida! È vero che sei stupida? - Sí - E anche brutta. - No, — fece la povera Bellissima
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E la povera Caterina si mise a piangere, perché era piccola e sola e la nera e brutta notte cominciava a scendere. E quella stupida di Bellissima non
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possibile? Neppure uno straccettino? E questo, che cos'è? — Pensate, era la povera Bellissima. — È la mia bambola, questa, — disse Caterí, piuttosto offesa
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strada buia. — Oh, Bellissima, dove sei, dunque? — piangeva Caterí. Piangeva, piangeva tanto, povera
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Pineto entrò in casa, e si pose in piedi vicino al letto, con l'aria di una padrona. — Oh, Tit! Oh, Tit! — piangeva la povera Caterí. La Signora si fece
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presente, passato prossimo, futuro e imperfetto. Mia madre dice che quando l'Italia era povera molti uomini, donne e bambini andavano in Francia
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