prima s’era accostato, per dedicarsi soprattutto ad un genere di arte più prossima a certe recenti correnti concettuali.
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Ma c'è soprattutto il riscatto dell'elemento consumato, la continua ricerca d’arrestare il transeunte, il disprezzo del mero edonismo pittorico, del
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Anche per quanto riguarda la mec-art e i suoi riflessi italiani occorre rammentare alcuni nomi di artisti che si sono valsi soprattutto del riporto
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: quella iniziata soprattutto da Anthony Caro, — cui seguirono Philip King, Dalwood, Annesley, e altri — ormai orientati verso un genere di scultura
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rinnovamento della sensibilità plastica (e intendo riferirmi soprattutto a Henry Moore e a Barbara Hepworth), le successive generazioni hanno dato vita ad una
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offerti da David Smith, da Stankiewicz, da Hoflehner; e soprattutto dall’italiano Colla. Ettore Colla, insufficientemente apprezzato mentre era ancora
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corrente che prese il nome di minimal art e che trionfò soprattutto attorno alla metà degli anni Sessanta.
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Non tutte queste dizioni si equivalgono; anzi vorrei subito precisare che cercherò di trattare qui soprattutto delle forme più "pure," più
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’un aspetto diverso dell’operare artistico e soprattutto della rapidità con cui in paesi diversi, tra di loro lontani e scarsamente osmotici, si sono
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dell’avanguardia storica, una cesura ben maggiore si è avuta attorno agli anni Sessanta, quando nuove forme espressive, basate soprattutto su elementi
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) o tra coloro che rigidamente seguirono le prescrizioni del gruppo inglese art-language (dedicandosi soprattutto alla precisazione pseudo-filosofica
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ricordare alcuni artisti la cui opera evade dal concettualismo freddo per accostarsi maggiormente alla body art; e tra questi soprattutto Ben Vautrier
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sanguinanti strappate ad animali (soprattutto agnelli) uccisi in una parossistica messa nera alla Gilles de Rais; cosi dicasi delle operazioni
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non fossero che manifestazioni di ingenui rituali basati su deviazioni libidiche ormai desuete capaci di trovare credito soprattutto in seguito alla
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vale naturalmente soprattutto per chi, come me, si accinga a discorrere dell’arte dei nostri giorni, e non di ieri o ier l’altro. Buona parte dei
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È soprattutto a partire dal 1966-’67 che l’interesse degli artisti visuali (minimalisti e concettualisti) per la parola e per la parola scritta si
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, soprattutto pittoriche, che, a seconda dei paesi e dei singoli “gerghi critici,” vanno oggi sotto le etichette di: “postmoderno,” “naïf-nouveau,” “newimagism
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Quel movimento, ormai (all'inizio del 1982) già massicciamente affermato ubiquitariamente e che nel nostro paese è posto soprattutto sotto l
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Si è voluto indicare con l’aggettivo “post-moderno” soprattutto un atteggiamento estetico limitato all’architettura e al disegno industriale più che
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pittura, alla manualità, alla tela dipinta, e soprattutto a una figurazione che attingesse almeno in parte i suoi spunti alla “realtà del mondo esterno.”
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, anche se per altri — soprattutto per quelli dell’area germanica — è più difficile applicare le stesse considerazioni. Tanto più quando uno studioso
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la sostanza, l’oggetto di "cattivo gusto" che è solo un surrogato dell’arte è venuto in luce soltanto (o soprattutto) nell’era borghese.
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movimenti affini) e che ha visto, soprattutto nell’ultimo decennio, moltiplicarsi le ricerche rivolte alle "installazioni” a base di oggetti d’uso, di
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"minimalismo” soprattutto statunitense, pure questo già presente in passato attraverso i nomi, ben noti, di Bruce Nauman, Richard Serra, Sol LeWitt
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Ho già accennato all’arte del corpo la body art nel capitolo undicesimo soprattutto a proposito della Scuola di Vienna che ha fatto capo, come è noto
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La scultura rappresenta, nell’ultimo ventennio, la forma vincente rispetto all’arte sorella, probabilmente per una ragione soprattutto: che le sue
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materiali sono molto semplici. Ma quello che a me interessa soprattutto è che i miei disegni potrebbero estendersi su qualsiasi superficie. I miei
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istintive che interiori. Ma soprattutto sono dell’esperienza comune. [...] Intervista a Keith Haring, a cura di Francesca Alinovi, in “Flash Art", n. 114
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Arte de Sistemas: una sottospecie dell’arte concettuale di cui è stato teorizzatore il critico argentino Jorge Glusberg. Si rivolge soprattutto ad
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Astrazione lirica: termine usato soprattutto dal pittore Georges Mathieu e in seguito dal critico Pierre Restany per indicare la pittura “segnica
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di cui fecero parte soprattutto Asger Jorn, Karel Appel, Corneille, Alechinsky. Questa corrente seguiva un genere di espressionismo
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Espressionismo astratto: termine che equivale di solito a quello di “action painting” e si applica pertanto soprattutto ai pittori americani di
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americano, e in seguito fu adottato soprattutto da Pollock a partire dal 1946. Consiste nel lasciar sgocciolare i colori o le vernici direttamente sulla tela
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Gesto (aggettivo “gestuale”): pittura che si basa soprattutto sull’attività miocinetica elementare e spesso non controllata razionalmente; che si
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artistiche basate soprattutto sull’impiego di riporti fotografici e di mezzi meccanici di riproduzione delle immagini; spesso valendosi di immagini tolte
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, interessati soprattutto all’aspetto percettivo e luminoso dei fenomeni visuali. Tra gli altri ne fecero parte: il venezolano Cruz-Diez, gli spagnoli Cuenca
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Op art: optical art, etichetta applicata all’arte visuale interessata soprattutto a fenomeni percettivi e cinetici in contrapposizione alla "pop art
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maniera di usare il colore sorta attorno all’inizio di questo secolo con i fauves e invalsa soprattutto nella pittura “concreta” e in seguito in molta
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Di quelli rimasti in patria bisogna soprattutto ricordare: alcuni componenti del gruppo Gutai — una delle correnti, a quanto sembra, più vicine all
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decorativismo) miravano soprattutto a ricollegarsi con le origini dadaiste, mescolando l’aspetto gestuale con quello surreale, e venendo a riallacciarsi
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liberando di questa sintassi rigida conquistando un suo personale linguaggio basato soprattutto sulla cauta modulazione di tonalità sommesse e delicate
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cui ancora ci soffermeremo e soprattutto Ad Reinhardt, e Barnett Newman), quasi nello stesso periodo, si siano indirizzati verso un genere di pittura
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, soprattutto a Milano) ora dagli argentini (Manifesto Bianco di Fontana).
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plastica attraverso nuovi sistemi strutturali cromatici e luminosi (rivolti soprattutto all’elemento percettivo e fruitivo) diremo più oltre discorrendo
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un Arp, e il loro interesse era dovuto soprattutto al fatto di essere nuove per l’Italia. Ma l’epoca che per il nostro attuale discorso è di maggiore
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Se in Rothko la ricerca d’una nuova modulazione spaziale si era venuta rivolgendo soprattutto al medium cromatico, ossia al tentativo di ottenere
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L’opera di Fontana era destinata a trovare una vasta risonanza nell’ambito della pittura europea e soprattutto di quella italiana; risonanza che si
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soprattutto successive al 1923 (ossia quelle più decisamente geometriche). Siccome non è mia intenzione di percorrere le diverse tappe dell’arte moderna
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— ha lui pure esteso il suo intervento su interi ambienti, mentre Grazia Varisco si è dedicata soprattutto alla realizzazione dell'effetto di moiré e
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Ma un'ultima osservazione sarà opportuna a proposito di alcune di queste opere — e mi riferisco soprattutto a quelle cosiddette "d’arte animata e
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