e op; ma tra arte pre-concettuale e post-concettuale, ponendo lo spartiacque tra le due categorie artistiche attorno alla metà degli anni Sessanta. O
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Si è voluto indicare con l’aggettivo “post-moderno” soprattutto un atteggiamento estetico limitato all’architettura e al disegno industriale più che
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sotto la più vasta definizione di “post-moderno.”
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Se, comunque, ci limitiamo a fare un rapido riferimento al settore architettonico, potremo tosto constatare come di post-moderno si parli, già da
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rientranti nel filone post-moderno, o — come l’hanno definito — “The New International Style.”)
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quell’astrattismo post-cubista che partiva ancora da un embrione di immagine presa a prestito dal mondo esterno; ormai la pittura si è liberata dalla
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avere ai suoi inizi un certo tipo di informale (quello appunto che combatteva il rigorismo costruttivista e post-cubista), non bisogna dimenticare che si
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che, più che un espressionista, si potrebbe considerare un raffinatissimo post-impressionista per la rigorosa ricerca di impasti tonali, per l
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Rothko seppe abbandonare una sua maniera più piacevole, più attraente e invogliarne (quella di certi suoi dipinti post-surrealisti composti nel
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e Gillo Dorfles) con l'intenzione appunto di opporsi al dilagare di espressioni ambigue, in gran parte di derivazione post-cubista, che erano venute
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artistica autonoma. Dubuffet rappresenta dunque, in mezzo alla marea dei conformisti astratti o degli esangui post-surreali, uno dei pochissimi esempi di
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