galleria o di un museo. Lo stesso vale per le serigrafìe di Lichtenstein tratte dai più noti comics (fumetti) americani; dove l'ingrandimento, l'isolamento
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artisti, magari assai giovani e poco noti, ma che considero destinati a catalizzare nuove correnti verso percorsi sino ad oggi inesplorati. Naturalmente
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degli oggetti feticizzati alla stessa stregua degli "antichi" oggetti surrealisti o dadà. Tra i più noti autori di questi libretti (spesso consistenti
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alcuni degli sviluppi subiti dai grandi filoni artistici già noti, per poi cercare di analizzare brevemente le più recenti forme artistiche
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, non tanto per delle performances ma per delle “documentazioni” fotografiche. È questo il caso di altri noti artisti che di solito vengono considerati
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con Giinther Haese. Abbiamo assistito, oltre alla costante affermazione degli artisti più noti, a quella di alcune nuove personalità, che si sono
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"minimalismo” soprattutto statunitense, pure questo già presente in passato attraverso i nomi, ben noti, di Bruce Nauman, Richard Serra, Sol LeWitt
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pennello sulla tela) o magari ad alternare pittura e fotografìa o collage, esistono parecchi artisti tra i più noti della passata generazione, ma anche delle
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Molti di questi artisti seguiti da un codazzo di epigoni più o meno noti costituiscono i veri protagonisti di tale tendenza che certamente è quella
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vegetali e troneggiante di fronte al Museo Guggenheim di Bilbao. Insieme a Koons, altri artisti ormai ben noti sono: l’americano Ashley Bickerton
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e intensa. Ecco dunque il caso di tanti “fumettisti” celebri, come Crepax, Calligaro, Altan, Manara ecc., e di molti altrettanto noti "illustratori
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artistiche: pop, op, programmati, ecc.; tra i più noti quelli di Vasarely, Munari, Soto, Tilson, Warhol, Lichtenstein, Oldenburg, Pistoletto, Carmi, ecc. Il
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corrente e spesso arbitrariamente usate — di ricordare almeno alcuni dati di fatto non sempre noti.
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più noti come Domoto e Imai residenti a Parigi a partire dal 1952, e ancora Onishi, Murakami, Sugai', Suematsu, nonché tra quelli trasferitisi in Italia
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della precedente generazione americana come Marin e Dove, poco noti in Europa ma abbastanza importanti oltre oceano.
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artisti più noti di questa tendenza, Victor Vasarely afferma: “Le chef-d’oeuvre... appartient au passé; l’ère des qualités plastiques perfectibles dans
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