Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: movimenti

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Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale

268061
Dorfles, Gillo 23 occorrenze
  • 1999
  • Feltrinelli
  • Milano
  • critica d'arte
  • UNIFI
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pop a quello del primo Dadà, per il fatto soprattutto che entrambi i movimenti si valevano di ‘‘recuperi’’ d’oggetti triviali e an-estetici. Ma l

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movimenti che vengono imitati e premoniti dagli stessi, viene a creare un rapporto di azione e reazione, di anticipazione e di ripetizione, che

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, se una profonda cesura — rispetto all’arte imperante ancora alla fine del XIX secolo — si ebbe con l’avvento dell'astrattismo e degli altri movimenti

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manuali e dei trattati che vanno per la maggiore non mancano, come ho già osservato, di rifarsi ai grandi movimenti della fine del secolo scorso e a

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Ed è proprio a questi movimenti che intendo dedicare la mia attenzione. Ai movimenti che si sono svolti negli ultimissimi tempi, che sono ancora in

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potere espressivo dei movimenti delle mani, avulse da ogni edonistica gestualità tradizionale; o ancora le spesso ingegnose e garbate invenzioni di

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, sia pure in maniera sommaria e concisa, agli ultimi percorsi dell’arte che fu definita “concettuale” e agli altri movimenti a essa affini — come la

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movimenti affini) e che ha visto, soprattutto nell’ultimo decennio, moltiplicarsi le ricerche rivolte alle "installazioni” a base di oggetti d’uso, di

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incarnata nei diversi movimenti intemazionali quali il neoplasticismo olandese e il prounismo russo, il purismo francese, il vorticismo inglese, il

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In effetti, se il primo cinquantennio del nostro secolo aveva visto esplodere i grandi movimenti dell'avanguardia "classica," dal futurismo al

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legata ad una matrice dadaista, ma tale da recuperare l’iconicità andata distrutta o messa tra parentesi dai movimenti costruttivisti e neoconcretisti; 5

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piano e continuino nello spazio i movimenti rappresentati. Questa concezione fu la conseguenza dell'idea dell’esistenza che si formava nell’uomo, la

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meccanismi e legate a movimenti autonomi o indotti dal vento (mobiles, di Calder, opere di Soto, di Agam, ecc.).

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nichilistico dell’arte contro gli altri movimenti più organizzati e tradizionalisti; ne furono massimi esponenti Arp, Tzara, Schwitters, Hülsenbeck, Hans Richter

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Transavanguardia: Tendenza neoespressionista che si riallaccia ad altri movimenti analoghi sorti in Europa e negli Stati Uniti a partire dalla fine

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che doveva, per l’appunto, sbocciare negli attuali movimenti dell'informale e del tachisme.

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Ogni movimento mira a inglobare elementi di altri movimenti, e quindi anche la pittura del segno e del gesto si potrebbe identificare con quella

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Anche la situazione della pittura italiana rispetto ai movimenti segnici e informali va vista con una valutazione diversa e più agile di quella

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appare particolarmente robusta, impetuosa, e quasi brutale. Più vasti e massicci sono i movimenti che danno vita a queste pitture, più violenti e

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visto si venne suddividendo negli svariati movimenti dell’informale, dell’Action Painting, della pittura segnica e materica), doveva esplodere in tutta

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D’altro canto si tende oggi a dimenticare l’importanza dei movimenti concretisti del periodo tra le due guerre e immediatamente successivi alla

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critica — i movimenti informali, è interessante notare come facessero nuovamente capolino delle formazioni, che possiamo a ragion veduta definire

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di Balla, che presentano delle caratteristiche formali ed estetiche inedite. Al seguito del futurismo, altri movimenti successivi — come il rayonnismo

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