, sugli oggetti poveri, sulle situazioni); mentre in Italia — specie a Torino — si formava attorno al '66 quel nutrito gruppo che prese il nome (su
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poter offrire al lettore una modesta "chiave” che gli permetta di aggiornarsi sugli ultimi sviluppi delle arti visuali, e di accettare o respingere
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imprimono un suggello personale sugli elementi della natura selvaggia: la graffiatura del fiume gelato di Heizer, il solco dell’aratro di Oppenheim; i
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pomografiche, con insistenza, spesso decisamente patologica, sugli aspetti necrofili e le deviazioni sessualmente più morbose (visioni di creature deformi
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Accademia della crusca
