Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: oggetto

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Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale

267512
Dorfles, Gillo 29 occorrenze
  • 1999
  • Feltrinelli
  • Milano
  • critica d'arte
  • UNIFI
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lucida, crudelmente nitida, e impersonale topografia del dipinto, cosi da offrire un’immagine che è replica non più del singolo oggetto ma piuttosto d’un

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Quello che costituisce il carattere dominante dell’arte pop è il fatto d’avere, per la prima volta, in maniera cosi decisiva, "riscattato" l'oggetto

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sofisticata, alla stessa maniera con cui un oggetto Kitsch può essere trasferito — se immesso in un contesto raffinato — ad oggetto artistico.

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, dall’oggetto, libera dalla sottomissione al “bel materiale," dalla piacevolezza della manipolazione artigianale o industriale, e rivolta

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dissacrazione dell'oggetto artistico (attraverso la sua riconsacrazione negli svariati tipi di ready-made, di oggetti trovati) è una prima

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, di eventi, i primi; e serie di definizioni riferite ad un oggetto imprecisato, le seconde) venivano a costituire più che altro un’affermazione di

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verso l’oggetto e verso l’acquisto forsennato di "merci" economicamente pregiate, l'arte concettuale — insieme all’arte povera, alla land art e alla body

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ideativo. Il che conduceva ad una serie di manifestazioni antioggettuali dove prevaleva l’idea sulla realizzazione della stessa; il progetto sull'oggetto

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dall’altro (con le relative sottospecie delle strutture primarie), l’artista avvertiva il bisogno di far ritorno ad un oggetto naturale o quanto meno

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atteggiamento vagamente "pop," che vede nella "magnification" dell'oggetto, nella sua resa ingigantita ed oleografica (alla Oldenburg), una possibilità catartica

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confluire, cosi tipico dei nostri giorni, dei diversi linguaggi artistici entro un medium nuovo che può anche essere il cinematografo o il libro o l'oggetto.

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d'una maggior cromatizzazione dell’oggetto d'uso sono, tutto sommato, dei fattori che mostrano grandi analogie con la ripresa della figurazione in

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un neo-pop che, invece dell’intero oggetto di consumo, incorpora nel dipinto (cfr. i “ combine-paintings ” di Rauschenberg) soltanto il “debris

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affermato quel fenomeno pseudo-artistico ormai definito come "Kitsch”: il Kitsch ossia l'oggetto (o l’evento) che ha ogni apparenza artistica senza averne

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un oggetto che è la contraffazione di quello autentico ottenuta con mezzi meccanici (repliche, riduzioni di dimensioni, trasposizioni in media

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, della pop art, che ha rivalutato l’immissione dell’oggetto d’uso e del materiale di rifiuto nel contesto artistico, creando cosi per la prima volta la

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Se un iniziale aspetto dell’interesse artistico per l’oggetto (oggetto d'uso, oggetto trovato, preso a prestito dalla quotidianità) si deve

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(che spesso utilizza meccanismi dismessi), il boemo Jiři Dokoupil, Franz West, Annette Lemieux, tutti fortemente attratti dall’oggetto di consumo e in

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2) L’oggetto materiale ha prodotto numerosi schemi concettuali; mentre questo punto di riferimento riguarda in genere l’occupazione dello spazio e la

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La fotografia è un oggetto “sociologico” che permette di cogliere la realtà: può dunque cogliere sul vivo quella dialettica per cui un comportamento

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come tale è spesso an-oggettuale, ossia rifiuta la riduzione a oggetto mercificabile. Sinonimi dell’arte concettuale: arte microemotiva, arte

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Kitsch: termine tedesco che equivale a: oggetto o azione di cattivo gusto, riferito di solito alla produzione pseudo-artistica di massa (cfr. G

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multiplo essendo prodotto su progetto dell’artista ma senza il suo diretto intervento è più prossimo all’oggetto industriale che alla incisione, di

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-oggetto,” ossia di opere dove tela, telaio, e sagomatura eventuale delle stesse costituiva un tutto unitario, quasi sempre monocromo, e del tutto privo

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quelle che si valevano del collage dell’oggetto trovato, o i Merzbilder di Schwitters — sono da ascriversi a questo settore come lo sono alcune opere del

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anzi per ottenere un effetto spesso stridente, e “difficile,” Frank Stella, Ophir, 1971 denuncia la sua ricerca di fare del dipinto un "oggetto da

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consuete opere d’arte, ma s’accosta a quella dell’oggetto industriale, ogni esemplare del quale è identico al suo compagno. Per questo, uno degli

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, Disegno d'oggi viene considerato come "di primo oggetto cinetico della nostra epoca”).

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Il valore conferito all’oggetto trovato (al ready-made nel senso di Duchamp) non può essere trascurato. Quello che in epoche passate costituiva

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