e significativa, tra le più significative della stagione pop; un’esperienza che si vale d’un processo che chiamerei di “captazione del mondo esterno
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della civiltà — e per di più generalizzato, questa volta, a buona parte del mondo moderno.
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, pronunciarci circa Edoardo Paolozzi, Disegno l’attuale (1973) situazione di quest’arte nel mondo? Non c’è dubbio che una valutazione della scultura
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una parola modi-di-essere-nel-mondo, piuttosto che risultati definitivi e immutabili.
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effetti e sono rivolte invece all’estrinsecazione di nuovi “modi-di-essere-odi-vedere-il-mondo”; mentre, d’altro canto, lo stesso uso di media diversi
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pittura, alla manualità, alla tela dipinta, e soprattutto a una figurazione che attingesse almeno in parte i suoi spunti alla “realtà del mondo esterno.”
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Naturalmente, dicendo “realtà del mondo esterno,” non intendo affermare che queste opere della Nuova Tendenza fossero o siano “realistiche” oppure
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superati. Come è sempre accaduto nel mondo dell’arte, e soprattutto nel nostro secolo, con l’avvicendarsi delle singole correnti, si assiste a un
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quell’astrattismo post-cubista che partiva ancora da un embrione di immagine presa a prestito dal mondo esterno; ormai la pittura si è liberata dalla
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catalogazione o di esemplificazione del mondo esterno. In molti di questi artisti è facile scorgere una volontà di “ritualizzazione" che si verifica
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tratta piuttosto di una nuova strada verso una re-interpretazione del mondo in chiave introspettiva, magica, allusiva, misterica?
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Quando incominciai a dipingere mi ritornò alla mente il mio mondo, un mondo di nubi e di incertezze, e con esso mi apparvero anche volti sbiaditi
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per riproporcela poi a modo suo impalpabile e come non ancora apparsa nel mondo, ma è molto importante per lui, cosi il pittore attuale nella sua
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metafisica, avevano significato una resa più o meno modificata della realtà del mondo esterno, e un progressivo abbandono di canoni naturalistici, ma
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Nel considerare le trasformazioni verificatesi nell’arte d’oggi non è possibile prescindere da un’occhiata, almeno, rivolta al mondo che ci circonda
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a pezzi, smontare, è esattamente il contrario e presume un mondo formalmente saldo. Era la caratteristica dell’avanguardia quella di introdurre il
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La pittura assomiglia al deus ex machina, non copia più il mondo, lo realizza, lo mette in scena melanconico e buffone come un dramma barocco. È
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vale esclusivamente di forme e colori che non hanno alcuna attinenza con figure e forme del mondo esterno. Quest'ultima categoria viene talvolta
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scultura astratte (non-figurative) che fossero completamente libere da ogni imitazione e da ogni riferimento col mondo esterno e si opponeva quindi al
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concettualmente, ma quasi per un condizionamento fisico-psicologico, di un determinato procedimento, si entra in possesso d’una vera conoscenza del mondo e
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Peverelli, e in parte Sergio Dangelo, entrambi rimasti poi sempre fedeli a una visione surrealistica del mondo e dell'arte.
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angolo del mondo. È anche per questo che intendo soffermarmi solo brevemente su quelli che furono tra il ’50 e il ’60 i moltissimi adepti di questa
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Ma è proprio in questo periodo che ha inizio la grande vicenda della pittura pollochiana; quella, che — ormai ben nota in tutto il mondo e già
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di un mondo meccanicizzato e che dove vano sfociare in seguito nelle figurazioni consumistiche della "Mec-art," basate soprattutto sul sistema del
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accostamenti cromatici netti e di forme geometricamente definite e senza nessun addentellato con forme del mondo esterno, siano stati appunto, in Olanda, Van
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allora contava era il fatto di dar vita a delle opere che non fossero naturalistiche e non avessero riferimento con la realtà del mondo esterno; e
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