Un caso a parte è costituito dall'inglese Joe Tilson (imo dei pochissimi ad avere sottolineato l'aspetto “sanamente” artigianale del pop) che ha dato
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Ma c'è soprattutto il riscatto dell'elemento consumato, la continua ricerca d’arrestare il transeunte, il disprezzo del mero edonismo pittorico, del
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, non è cioè lo scintillio del bronzo fuso, o la sua patina artificialmente ottenuta, né la levigatezza del marmo, la grana del legno; ma è spesso il
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Una analoga saturazione si è avuta del resto a proposito della scultura basata sul detrito, o sull’assemblaggio di pezzi recuperati da organismi
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La logica confluenza, da un lato del concretismo e dello strutturalismo, dall’altro del rifiuto dell’edonismo pop, si può rinvenire in quella
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L’aspetto più interessante, comunque, rimaneva il carattere dimesso, non edonistico, spesso “povero,” di queste strutture — già evidente, del resto
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Così pure consideriamo del tutto velleitaria la meticolosa ricostruzione di corpi nudi come quella di John De Andrea dove solo l’abilità tecnica
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anni, alludendo a quella tendenza che vuole opporsi alla ormai evidente cristallizzazione del Movimento Moderno (fondato e capeggiato dai grandi pionieri
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pittura e in scultura, e nel deciso ritorno a una utilizzazione del colore e della tela secondo la più solida tradizione del recente passato.
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Forse — come afferma Bonito Oliva — “l’ideologismo del poverismo e la tautologia dell’arte concettuale trovano un superamento in un nuovo
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Quali sono, allora, le tendenze che hanno caratterizzato l’estremo decennio del secolo e del millennio e che possono far presagire quale sarà per
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Rimarrebbe ancora da citare anche se rientra in parte nell’ambito del concettualismo il gruppo molto agguerrito delle "strutture primarie” e del
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-sociali del dopoguerra, legate ad una situazione intemazionale del tutto abnorme — dobbiamo riconoscere che tutto l’Occidente (ivi comprese nazioni
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L'arte del corpo
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rivalutata solo di recente: la torinese Carol Rama, già partecipe del MAC di Torino negli anni cinquanta, e ora spericolata inventrice di creazioni
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metterne il corpo "a disposizione” del prossimo, del pubblico, sospendendo quindi ogni sua volontà. Il che mi sembra del tutto opposto a coloro che
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teatrale catalana La Fura del Baus).
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-zoomorfe; mentre un altro napoletano, Angelo Casciello, si vale del legno come del ferro per organizzare strutture di notevole efficacia plastica.
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Nel secondo cinquantennio del XX secolo, invece, assistiamo a una quintuplice lacerazione del tessuto pittori-co-plastico attraverso: 1) una prima
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Il pittore era cambiato. Come il poeta che prima di tutto si libera del “saper-dire" e vuole che spariscano i sostegni e le fondamenta della realtà
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Questa pittura giace sotto la nube che si è levata sul mosaico del mare.
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parte del quadro; posso camminarci intorno, lavorarci da quattro lati diversi, essere letteralmente dentro al quadro. È un po’ come il metodo usato da
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propriamente l’attività di costruire proposizioni artistiche, ma un elaborare, uno sviscerare tutte le implicazioni di tutti gli aspetti del concetto
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loro collocazione all'interno del concetto del termine generico “arte,” e che il dipendere di un artista dal critico d’arte nel coltivare le implicazioni
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D. Anche lei, però, deve soggiacere alle leggi del mercato e le sue opere vengono mercificate.
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Forse l’aspetto più significativo e creativo del mio lavoro è l’ambivalenza come tale...
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realtà e infatti anche la mia coscienza del reale ha migliaia di risvolti a seconda del mio temperamento... Credo che per ogni uomo questi risvolti siano
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non mi interessa... ma piuttosto il volto o il corpo che ha sofferto come un paesaggio da cui traspare l’erosione del tempo. Rappresentando questo
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Arte cinetica: arte del movimento, di solito basato su meccanismi inseriti nel corpo dell’opera; come nel caso delle opere del Gruppo T (Colombo
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Semantica: quella dimensione della semiotica che si occupa del significato dei segni, ossia del rapporto tra segno e denotatum.
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Una parentela con certo surrealismo o con certe tecniche automatiche del surrealismo parrebbe evidente; ma non è che apparente; in effetti i
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Ogni movimento mira a inglobare elementi di altri movimenti, e quindi anche la pittura del segno e del gesto si potrebbe identificare con quella
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Un altro artista che doveva rimanere profondamente influenzato dalla grafia e dalla pittografia giapponese è stato Alechinsky, uno dei componenti del
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Il senso di “vuotezza" della camera da tè e di molta architettura giapponese, si ritrova nel "vuoto" del foglio bianco di molte pitture e di molti
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francesi (del tipo Mortensen, Pillet, Dewasne), non ha mai rinunciato ad una chiarissima articolazione del suo materiale pittorico e disegnativo tale
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’epoca in cui era sorto. E non ci dovrebbe essere neppur bisogno d’una spiegazione del termine e dell’arte che gli corrisponde, giacché “informale
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più rilevante, o per il materismo del gruppo Cobra, di cui diremo a proposito delle nuove esplosioni espressioniste-astrattiste. Certo i primi esempi
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Burri costituisce uno degli esempi più significativi dell’arte italiana alla metà del secolo; d’un’arte che ha lasciato dietro di sé la "bella
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Un influsso ancor maggiore — specie per quanto riguarda la componente espressionista del colore — deve essere attribuito all’opera dell’anziano
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schemi del quadro da cavalletto, del piacevole e lindo dipinto dai grati colori, dai teneri impasti, dalle stitiche stesure di "buoni" colori ad olio
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Il periodo "dell’alluminio” iniziatosi con la Cattedrale del 1947 doveva costituire il momento di maggior rilievo nella sua carriera breve e
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sculture nella città, del 1970) riusciva, non solo a "tener testa" alla sagoma raffinatissima del grattacielo, ma persino — se ci è concesso questo paradosso
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periodo prebellico) per accettare questa totale rinuncia, non solo alla figurazione, ma alla forma, alla struttura, ad ogni altro elemento costitutivo del
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a suo tempo vasto scalpore per la loro novità e la loro apparente assurdità — sono, al tempo stesso, dei “segni” capaci di fissare la linea del
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D’altro canto si tende oggi a dimenticare l’importanza dei movimenti concretisti del periodo tra le due guerre e immediatamente successivi alla
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La mostra dell'arte concreta del 1960
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Eppure, mentre venivano prendendo sempre più vigore — e soprattutto venivano acquistando sempre più il favore del pubblico, dei mercanti, e della
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dinamica; o quando Otto Piene — l’altro rappresentante del neoconcretismo germanico — (che in seguito doveva dedicarsi a un genere di attività legata
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di Balla, che presentano delle caratteristiche formali ed estetiche inedite. Al seguito del futurismo, altri movimenti successivi — come il rayonnismo
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Un posto a parte va, per contro, riservato a Jean Dubuffet, certo una delle personalità più singolari dell'arte del primo cinquantennio del secolo, e
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