’astrattismo che ha abbandonato ogni volontà compositiva, ed è giunto soltanto alla dissoluzione assoluta della forma.
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conoscenza assoluta e irrazionale, diversa da quella intellettuale (vijnanâ). Alla prajnâ e inoltre legato anche il concetto di velocità, che non si
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sé entro il settore di cui stiamo discorrendo; appunto perché è l’espressione più assoluta cui potesse giungere una forma d’arte non-figurale, che però
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antichi muri, in certe balze campestri, in certi rustici selciati. Ecco, allora, che, dalla più assoluta astrattezza della tela (spesso monocroma, o
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la consapevolezza d'un’indagine spaziale e proporzionale perseguita attraverso un estremo rigore e una assoluta povertà cromatica e essenzialità
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disprezzare con la più assoluta buona fede ogni “lezione del passato,” meriterebbe solo per queste sue capacità di rinnovamento e di anticonformismo la nostra
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