trasforma in un enorme panino ripieno.
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Ma a sua volta da visivo l’itinerario si trasforma in stilistico ed in esso è dato riscoprire le tracce, sebbene manomesse e congelate, di uno stile
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trasforma in una bizzarra caricatura da rivista sofisticata.
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presenza testimoniale del grumo di materia dell’informale si trasforma nella presenza dell’oggetto comune. Viene in tal modo postulata un’espressività
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reciproche: la macchina si fa antropomorfa proprio nella misura in cui l’uomo si trasforma in una macchina. La «métamatic» di Tinguely, al di là e al di
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Per altro è il mercato il cardine della società moderna, e di fronte ad un mercato che trasforma immancabilmente ogni prodotto, compresa la stessa
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tutte le cose vengono esposte allo sguardo: la presentazione enfatica trasforma l’opera in uno spettacolo oppure in un nitido supporto per un’ispezione
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’arbitrio sempre personale; e l’itinerario visivo e spettacolare, che trasforma l’oggetto in immagine, in parola e in funzione, finisce per conferire al
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sullo specchio, qui ogni fenomeno ed incidente si riversa sullo spazio della tela, si moltiplica e si trasforma: la vestaglia è sì un oggetto, ma è
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di un risarcimento fisico e psicologico si trasforma da scacco parziale in una precisa esperienza corporale. Una decezione che trova così un compenso
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