L’ambivalenza dell’atteggiamento di Oldenburg di fronte al mondo, dove all’adesione si mescola il proposito di mutarlo conformandolo al desiderio, dà
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L’abbandono, infine, dello sfondo e l’autonomia raggiunta nel modellare l’immagine significano voltare le spalle all’ambiguità della rappresentazione
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ampia e circolare sembra, però, insinuarsi una forza opposta che fiacca e sgonfia le strutture, col senso proprio e l’umorismo forse involontario di
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Precisiamo quale sia la dimensione umana in cui opera l’americano, e in tal caso la nozione di familiare e di domesticità approfondendosi è costretta
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riflettono le insegne dei marciapiedi, gli scatti del semaforo, la violenza delle luci. L’universo reinventato dall’uomo porta le tracce dei suoi sogni
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tende alla sintesi senza per altro pervenirvi, giacché si è abbandonata la chiarezza e l’immobilità del mondo pubblicitario per l’oscura flessibilità
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Per questo motivo Rosenquist stima di poter serbare della pubblicità la tecnica di base, il trompe-l’oeil, con cui dà vita ad un folto repertorio di
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Nelle scene di avventura l’energia poggia sullo scorcio di un elemento essenziale che guida l’occhio dello spettatore, come una canna di
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Così, l’immagine espone, proprio nel senso che questo verbo ha acquistato in fotografia, l’elementare tracciato delle sue linee rifilate e circolanti
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In tal modo Lichtenstein porta avanti le ricerche sulla struttura della percezione, in cui da più di un secolo è impegnata l’arte figurativa
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fra gli strumenti linguistici, freddi e razionali, e i contenuti sentimentali ed avventurosi, l’infondatezza e l’assurdità di questi ultimi appare
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Ma le foto allineate di Warhol attestano non solo la proliferazione, l’invadenza delle immagini nello spazio, ma anche l’inerzia della nostra
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realismo americano, in un arco molto ampio dove sono rappresentate anche le posizioni più incerte di chi, non mordendo direttamente sulla realtà (e l’artista
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Se l’accumulazione e la distruzione rappresentano le forme appropriative di Arman, l’appropriazione di Christo (Christo Java cheff) si chiama
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Tinguely coglie la realtà del nostro mondo nel suo aspetto di frenetico movimento e di spreco di energie, che giunge ad usurare l’oggetto
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, realizzate attraverso l’azione del maglio, costituiscono una sorta di omaggio monumentale e formale celebrato ai rifiuti industriali, ottenuto
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Conseguentemente l’ottica dell’artista viene sottoposta ad un intenso lavoro di rettifica: l’obiettivo è rivolto ora ad inquadrare, non già l
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Così si consolida sempre più la convinzione che ciò che è rilevante è proprio quanto si vive e si spende in comune: e vale a dire tutto l’aspetto
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’area che è stata definita, fra l’altro, Neo-Metafisica. Franco Angeli introduce nelle sue tele i simboli della storia e del potere, la croce uncinata
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Il gioco e l’ironia ritornano in Lucio del Pezzo per esorcizzare e per profanare un’eredità storica rivissuta come un ingombro della memoria. Simile
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Il suo significato ultimo si trova diviso fra l’altezza dell’espansione conseguita dalle energie interne dell’individuo, lo splendore delle opere cui
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L’esaltante ubiquità della stilla e del filamento nella globalità del mito, in Pollock, resta pur sempre un obiettivo mancato; non così la ben
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spregiudicato ed inclusivo di accettazione. L’accettazione da parte di Johns di un’immagine ordinaria come la bandiera è letterale e confonde
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L’eredità di Dada
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una vera rottura si assiste ad una dilatazione degli schemi stilistici; l’autobiografia, la storia lirica e borghese del grande collagista risulta
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fine anche la rigida intelaiatura di Schwitters, che finiva per adattare l’oggetto alle necessità sintattiche della forma (ma poi non tanto l’oggetto
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incrociato di questa attualità viene meno lo schermo che divide ancora l’esperienza privata da quella pubblica, la vita della propria stanza da quella
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, ed il gesto vi registra le sembianze, la pelle dell’oggetto più ancora che solcarlo, penetrarlo. Johns accompagna all’azione l’atto percettivo: l
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prescelti tra quelli comunissimi della casa, quali una scopa, un termometro, una gruccia per panni. L’artista ora appende o incastra l’arnese nella
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L’esperienza degli «happenings»
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’inquadrare i rapporti fra l’uomo cittadino e la metropoli, conferma anche l’origine plastica di questo tipo inusitato di spettacolo. Per simi origine il
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Questo passaggio dall’assemblage al teatro traccia l’esemplai cammino di Allan Kaprow, il principale teorico ed iniziatore degli happenings da lui
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Rauschenberg ha risolto altrimenti l’uguale problema procedendo nei punti d’interferenza, che lui stesso ha moltiplicato, fra la finzione estetica ed
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Invece di emergere, ora il campione salta fuori; la serie subisce un arresto è la strumentazione linguistica dei pop vuole imitare l’atto di
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brutale. Con tali strumenti linguistici provvede a rifare l’immagine e l’oggetto prescelti; il rifacimento in cui consiste l’operazione centrale degli
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Dunque il rifacimento dei pop imita l’oggetto e la figura prescelti, tuttavia il risultato non s’identifica col modello, non è l’objet trouvé di Dada
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L’esperienza e l’inedita sensibilità elaboratesi nell’uomo attraverso i suoi rapporti con l’universo cittadino vengono prima del rifacimento dei
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Così oggetti e figure risultano sottoposti ad un’enfasi visiva che non è qualcosa che si sovrapponga loro, ma ricalca l’impatto medesimo con cui
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quella singola, ma sulla molteplice esperienza pùbblica. L’approccio per penetrare nel mondo oggi non può essere che sociale e collettivo. Ogni singolo
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Come condiziona la nostra visione del mondo, l’esperienza della quantità, che si presenta solidale solo con l’astrazione della mente e che
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Se oggi l’uomo è definito dal modo con cui consuma, ed a ciò è ridotto il suo comportamento, questi artisti suggeriscono un nuovo tipo di consumo ed
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Per Jim Dine tutto comincia con l’oggetto ed interrogando l’oggetto, e seppure se ne allontana ad esso ritorna come ad una condizione obbligata. L
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All’origine di questa trasformazione c’è un interrogativo: porsi da pittore la domanda di cosa sia l’oggetto (il mondo), vuol dire provocare con
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Dine si preoccupa di facilitare al massimo l’esibizione dell’oggetto curando attorno lo spazio e l’illuminazione: la falce, la pala ed il coltello
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L’oggetto nella serie e sulla parete
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Il nome, la funzione e l’immagine
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Ma può intervenire anche la nostra facoltà pratica. Da uomini positivi maneggiamo l’oggetto, lo impieghiamo a fini costruttivi, e così implicitamente
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In tal modo il modello e la copia, la parola e l’indicazione dell’utilità trovano libero accesso nell’arte di Dine e concorrono a definirla: il
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Il colore e il segno, l’arte insomma possono anche sbizzarrirsi, battere la grave opacità della cosa con la fresca velocità di una pennellata che
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Attraverso l’astuzia l’ultimo Dine cerca di aggirare l’assillo problematico, di batterlo sia simulando una disinvoltura che non possiede in
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