proibitivi. Meglio affidarsi a quella che il romanzo - che con la consueta grazia saganesca conferiva fugace dignità di dramma alle più trite ovvietà
versioni dell'accordo, redatto in italiano e in aramaico. Oggi, nei rapporti diplomatici sempre più tesi con «Roma ladrona», meglio affidarsi a una lingua
modo o nell'altro, prescelta: se il dialogo o lo scontro. Né sarebbe serio affidarsi a più o meno probabili previsioni. Tutte le carte sono ancora da