. Nel muro altissimo c'era il buco da cui passavano i cani. E a ridosso del muro c'era un bastardino rossiccio, col musetto teso in avanti e la coda
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rimase ancora un po' in giardino, ma non con l'intenzione di consolare l'Ernesto. Aveva sentito abbaiare un cane, al di là del muro di cinta, e gli era
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mani. - Questo è il nostro momento. Datevi da fare, ragazzi! Rovistarono un po' dovunque: dentro i cassetti, negli armadi a muro, sulle mensole e negli
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così, che sgambettava come un ranocchio preso tra due dita. - Questa è Dorotea. È stato Argo a trovarla, vicino al muro di cinta della villa. Avrai
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aveva per tutti una buona parola. Passo a passo, si avvicinò anche il professore. - Ma da dove arrivano i cani? - chiese. - Da un buco nel muro di
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, verso il muro di cinta irto di spuntoni di ferro e di cocci di vetro, subito si ricordava di essere dov'era. L'incantesimo si spezzava e non c'era più
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