sbadigliando, quando Anselmo spalanca le finestre. — Le cinque e mezza. — Del pomeriggio? — Del mattino, del mattino! Si alzi, presto. — A far che? A
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trema in mezzo al cranio calvo, tempestato di macchioline marrone. — Anselmo! Presto! Vieni a vedere. Anselmo accorre tanto in fretta che dimentica
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i messaggi vanno e vengono dal cervello a velocità supersonica. Mi sembra presto per cantare vittoria, ma un fatto è certo: da molti anni nessun
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. Sa, mi sono alzata presto per fare il mio turno. Ottavio vorrebbe trattenerla per tentare di saperne di piú. Ripassando per la stanza di prima, vede
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fa presto a rifugiarsi nelle cappelle in cui le statue di terracotta colorata, coperte di polvere e tarlate dalla vecchiaia raccontano
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nipotini? E passato il mal di pancia a sua suocera? Il barcaiolo entra in una cartoleria e ordina, senza riprender fiato: — Presto, trenta chili di
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