cinque, signor barone. Controlli lei stesso. — Non importa, Anselmo, non importa. Che tempo fa? — Nebbia, signor barone. Temperatura in diminuzione
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che il barone è morto perché il suo nome non è stato piú pronunciato? Lo guarderebbero storto. Forse gli direbbero: — Lei vuol farci credere alla
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guarda intorno e vede la signora Merlo sdraiata per terra, con la testa sotto il tavolo. Finalmente realizza che anche lei è sdraiata sul pavimento e
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quel «bèèè bèèè bèèè» che le è stato rimproverato. Anche lei come la signora Merlo, per non annoiarsi, lavora a maglia e ci si trova bene. Non deve
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, esclamando: — Oplà. Se nasco un'altra volta, farò l'artista in un circo equestre. — Ma cosa dice, signor barone? Lei non può piú morire! — Già, non ci
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semplice se prendessi un buon sonnifero? — Ottima idea, — esclama il medico, — non ci avevo pensato. Ora le scrivo la ricetta. Come si chiama, lei
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lei può sbarcare, perché fa parte della famiglia. Altre istruzioni le saranno comunicate in seguito. Ottavio obbedisce. Si può discutere con un mitra?
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. — Certe pagliacciate non mi riguardano. — Allora, secondo lei, è una pagliacciata? Dove ha visto i pagliacci con i cannoni? — Non esageriamo! I cannoni
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detto il capo, — lei è nostro prigioniero. — Non ricordo di aver dichiarato la guerra a nessuno, — ha risposto il barone, — e non ricordo di aver perduto
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di domande. Ma i giornalisti, a differenza dei fotografi, gli dànno sempre del lei. I ragazzini seguono la barca a nuoto, sia all'andata che al ritorno
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, — dice il capo, — hanno tutto quello che vogliono. gliono. Se non mollano i soldi, mi dispiace per lei, ma il prossimo capitolo sarà piú doloroso
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anche il medico-bandito. Sta affilando un rasoio su un pezzo di cuoio con uno stile inconfondibile. — Scusi, — domanda il barone Lamberto, — lei ha fatto
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un passo senza che un bandito lo segua. — Dove va? — A prendere un po' d'aria. — Buona idea, vengo con lei. Ottavio passeggia maledicendo il
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, vede, non sa la geografia. — Signorina, lei ha sempre voglia di scherzare. Ma io dico sul serio. Mi piacerebbe regalarle una collanina... — Di castagne
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. Venti contando le dita dei piedi. — Lei, — dice il capobanda al signor Anselmo, — vada nella sua stanza e ci resti. Due a tenerlo d'occhio. Dov'è
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