potrebbe andare a vedere! - Perché, tu dici che è profonda? - Credo di no, ma io i piedi non ce li inetto, grazie tante. Guardai l'acqua nera che puzzava
Paraletteratura - Ragazzi
la verdura dell'orto, degli stufati con tante patate. Alla sera una bella insalata con le uova sode, e buonanotte al secchio. Non ci stavo male, anzi
Paraletteratura - Ragazzi
vicina e naturalmente non si chiamava X, ma nei libri tante volte non si dicono i nomi veri dei posti.) - Ma si. Non vorrai che parta dalla stazione del
Paraletteratura - Ragazzi
abbastanza conosciuto. Ci andavano per far compere di vestiario, per il dentista, e tante altre cose. I carabinieri poi, nemmeno a farlo apposta, li
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 103
fatto l'uovo, e poi farmi ridere di nuovo dietro perché magari anche là non c'era niente? Grazie tante, stavolta non ci cascavo. Zitta e quatta me ne
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 120
dello zio Pio! - Ridi pure, tu: ma lo zio lo aveva detto tante volte, vi lascio un tesoro. E cosa ne è successo, vorrei tanto sapere? Dove sono finite
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 141
mista, che ne so, casse, setacci rotti, vecchi mortai di marmo ingiallito; un finestrino con le sbarre e con tante ragnatele, come io avevo immaginato
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 42
, in quella cantina, valeva la spesa di spenderci tante parole? Momento. È vero che era successo poco, però quel poco c'entra molto con quello che
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 48
la sentinella. Avevo la mia cartolina con quelle tre righe di notizie indispensabili e i saluti e bacioni e tante firme scritte un po' per tutti i
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 57