andare, solo mi domandò se non mi dispiaceva perdere un mese di campagna dalla nonna. Ed era vero che mi dispiaceva, da un lato. Con una parte di me
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potrebbe andare a vedere! - Perché, tu dici che è profonda? - Credo di no, ma io i piedi non ce li inetto, grazie tante. Guardai l'acqua nera che puzzava
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disse: - Caso mai prendo l'impermeabile. Cercai di scovare dei dubbi piú intelligenti: quello del passaporto, che ci voleva, a quei tempi, per andare
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dovuto andare in America, negli Stati Uniti, perché lí si fa piú presto a ottenere il divorzio. Almeno, credo che ci sia andata per questo. E cosí sono
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cose per le lunghe quasi a volontà. Ma la zia di Ippolita non me ne lasciò il tempo. Si spostò di nuovo per andare in salone, era proprio un'anima in
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diversamente. - Dove hai detto di voler andare? - A Parigi, a raggiungere mia madre che abita là. - Lo sai che ci vuole il passaporto, per andare in
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, in quel momento. Mancavano ancora piú di dieci minuti all'ora di colazione, avevo tutto il tempo di andare a vedere. Ci andai, ma non c'era. Mi misi
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Ippolita, tutta felice. - Ce ne vorrà, a passarle tutte! Si lasciò andare senz'altro in ginocchio sulle assi polverose e cominciò a tirar su una
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. Pensai però che forse aveva il tipo aristocratico. Furono tutti e due molto gentili e cominciavo a rinfrancarmi, quando bisognò andare a tavola. In
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. Veramente, volendo andare per ordine, prima del postino con la lettera arrivò, alle nove e mezza precise, una tale abbastanza giovane con cappellino piccolo
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la legga. - Ma dài, Ippolita! - Devo ammettere che ero scandalizzata. Non mi pareva una cosa da lei, andare a ficcare il naso in una lettera destinata
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scocciava dover pensare male di tutti. Dopo mangiato bisognò ancora andare in salone mentre i grandi prendevano il caffè, Il conte cianciava di questo e
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sulla sponda del letto, che era il legno che avevo piú a portata di mano. Questo fu il nostro saluto. Adesso bisogna andare dietro a Ippolita: era lei che
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