. — Ora puoi tornare a Venezia, se lo desideri. Laggiú è già tempo della festa di Maggio». «E voi? Non verrete con me?» «Noi dobbiamo, in verità
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e a lungo, per farsene un ricordo incancellabile, e ridipingerla a Venezia, in un nuovo ritratto, che gli avrebbe illuminato la vita. Per
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reggevano due forzieri pieni di monete e preziosi. Uno era per Gentile, l'altro per la Serenissima. Il pittore accettò quello per Venezia, ma dall'altro
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viaggio, visto che ci è sconsigliato passare i Dardanelli. — Ad Alessandropoli c'è buona gente di Venezia, - disse il capitano. — Sarà facile organizzare da
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una balia a Treviso, a causa della mia debole salute, Gentile ebbe una balia turca qui a Venezia, che gli raccontava storie dell'Oriente e gli insegnò
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quella che sentiva al mercato di San Marco, a Venezia, quando vi si fermava per sentire odori e vedere colori. Due ragazzini dalla pelle scura
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rappresentanti di Venezia, iniziò a proclamare con voce salmodiante: — Grande è la gloria di Allah il potente, ispiratore del nostro sovrano, vaso di infinite
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Maometto. — Questo è vero, sebbene diversamente da come tu credi... Il motivo che oggi è stato proclamato, e per il quale la Signoria di Venezia, con
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